Tentano di scappare col carrello pieno, denunciati

Truffatori seriali fingono di vendere piscine in giro per l’Italia per ben 29 volte, entrambi smascherati e denunciati dai Carabinieri

carabinieri al lavoro

carabinieri al lavoro

Arezzo, 8 agsto 2020 - Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Cortona, a conclusione di immediati accertamenti e di un risolutivo intervento, hanno denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria aretina, due coniugi entrambi di cittadinanza albanese dediti ai furti nei supermercati.

Come si è svolta l’azione delittuosa, la donna di 41 anni entrava all’interno del supermercato “Coop” di Camucia, e dopo aver riempito il carrello della spesa, approfittando di un momento di disattenzione del personale, si dirigeva rapidamente verso una corsia delle casse senza il tornello e non presidiata, per poi uscire velocemente dal negozio. Il direttore vista la manovra allertava subito le forze dell’ordine dando l’allarme del furto, contattando il 112. Il marito, intanto, l’aspettava all’esterno dell’esercizio commerciale, mentre l’uomo con circospezione, guardandosi intorno, faceva il “palo”.

I militari della Stazione Carabinieri di Camucia, insieme a personale della locale Polizia Municipale, giunti nel parcheggio del supermercato, individuavano i due soggetti, che capito di esser stati scoperti, si erano dati nel frattempo alla fuga abbandonando sul posto la refurtiva, che veniva prontamente recuperata e restituita. Per i coniugi bloccati quasi subito si è proceduto ad una denuncia per furto in concorso ed al divieto di ritorno nel comune di Cortona.

Al termine di un’attività investigativa e di ricostruzione dell’accaduto, sono stati denunciati dai Carabinieri della Stazione di Loro Ciuffenna i due operai pregiudicati italiani, i quali per ben ventotto volte, in diverse località della penisola e fin dall’inizio del 2020, avevano messo in atto una truffa con la quale ponevano in vendita in tutta Italia una piscina per poi scomparire nel nulla dopo aver ottenuto l’accredito dell’acconto.

La ventinovesima volta è toccata ad un cittadino lorese e per i truffatori è stata fatale: i Carabinieri della locale Stazione, allertati dalla vittima, hanno provveduto a compiere alcuni accertamenti sui pagamenti elettronici. Emergeva, dunque, la ripetitività della tecnica utilizzata, la vittima era agganciata su internet e dopo essersi accordati sui lavori e sulla tipologia di piscina, veniva chiesto ai malcapitati di versare su di una carta prepagata, intestata ad uno dei due, la somma di 380 euro a titolo di acconto per l’acquisto del manufatto e, come da copione, il compratore non aveva più avuto notizie dai due.

I militari sono riusciti a risalire all’identità dei due uomini, residenti in Calabria, ed hanno proceduto a denunciarli all’autorità giudiziaria per il reato di truffa in concorso continuata