Tensioni e promesse: E45, Rossi a Pieve. "Pressing sull'Anas, occhio ai danni"

Apostrofato da un rappresentante di categoria, il governatore ha reagito. "Pretendo rispetto". Ecco il suo piano per uscire dall'impasse

Enrico Rossi a Pieve Santo Stefano

Enrico Rossi a Pieve Santo Stefano

Arezzo, 9 febbraio 2019 - Si è concluso a metà pomeriggio a Pieve Santo Stefano  l'incontro del governatore Enrico Rossi con i sindaci, i cittadini e i rappresentanti delle categorie economiche coinvolti nel blocco della E45. A causa della presenx di tanta gente, l'incontro si è svolto non nell'aula consiliare ma al peatro intitolato a Giovanni papini.

Non sono mancati i momenti di tensione, con il governatore che si è alterato quando il presidente della categoria Trasporti di Cna, Giuseppe Brasini, lo ha appostrafao chiedendo: ma lei che ci sta a fare? Piccato, Rossi ha reagito: "Pretendo rispetto".

Nella sostanza, il governatore ha ribadito alcuni punti chiave, a partire dalla pressione su Ana "perché esegua i lavori sia in superstrada che sulla vecchia 3 bis". Seconda priorità " costituire un gruppo di lavoro che riesca a quantificare i danni arrecati alle attività economiche secondo criteri e modalità che prediligano la trasparenza.

I fatturati dell’anno passato possono costituire un ottimo parametro per i gestori delle aree di servizio, poi entra in gioco l’elemento tempo. A quel punto, occorrerà attivarsi nei confronti del governo centrale per ottenere lo stesso trattamento di Genova, attraverso un decreto che attesti l’emergenza nazionale e che diventi legge dello Stato. Non escludo un intervento finanziario anche da parte della Regione. Lo dico davanti a tutti: spendo me stesso come governatore della Toscana".

 Fra i sindaci, a prendere la parola sono stati i tre che più degli altri combattono in trincea: Marco Baccini di Bagno di Romagna (ha impiegato un’ora e 20 minuti per venire a Pieve e con la E45 non si arriva a 15), Mauro Cornioli di Sansepolcro e Albano Bragagni di Pieve. A loro, si sono poi uniti gli umbri Paolo Fratini di San Giustino e Luciano Bacchetta di Città di Castello.

Tre le priorità ripetute per l’ennesima volta: riapertura al più presto della strada anche ai mezzi pesanti, perché con quelli leggeri il problema è risolto per appena il 10%; ripristino della vecchia 3 bis e ristoro per chi ha pagato le conseguenze del provvedimento dal punto di vista economico.

A Pieve anche l'assessore regionale e Vincenzo Ceccarelli che ha ricordato come sia stato importante responsabilizzare l’Anas per riprendersi subito in carico la ex 3 bis e per spostare su di essa parte dei finanziamenti previsti per i lavori sui viadotti.