Telefonate erotiche, imprenditrice casentinese fa scoprire il molestatore seriale

Insulti e profferte sessuali a decine di donne in tutta Italia. Poi prende di mira una commerciante aretina. Denunciato per stalking

Molestatore

Molestatore

Arezzo, 13 febbraio 2020 - Si divertiva a molestare telefonicamente donne un po' in tutta Italia, con frasi oscene e proposte erotiche, prendendo di mira soprattutto cassiere e commesse di negozi, scelte a caso su internet.

A far scoprire il molestatore seriale, peraltro già condannato per reati specifici, è stata una delle ultime vittime, una piccola imprenditrice del Casentino, che ha querelato l'uomo, un 40enne italiano, e che, al termine delle indagini è stato denunciato per stalking. Dal mese di dicembre la donna residente in Casentino, titolare di un pubblico esercizio, ha cominciato a ricevere sull'utenza fissa del negozio diverse telefonate a sfondo erotico: il tenore delle frasi rivolte dall'anonimo interlocutore hanno ingenerato nella negoziante "un perdurante stato di tensione, paura, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita, percorsi giornalieri e luoghi abitualmente frequentati", hanno spiegato i carabinieri del comando provinciale.

La donna ha denunciato in caserma a Bibbiena l'accaduto ed i militari dell'Arma hanno avviato un'attività di indagine per identificare il maniaco delle telefonate. In breve tempo sono risaliti al 40enne, operaio, residente in Toscana, pluripregiudicato per reati specifici. L'uomo, infatti, nel corso degli anni è stato condannato più volte per molestie a carattere sessuale, sempre condotte proprio mediante il telefono.

Nel caso della donna casentinese, le semplici molestie si sono tramutate in una vera e propria persecuzione, tanto che i carabinieri di Bibbiena hanno proceduto in base al cosiddetto codice rosso. La reiterazione delle telefonate, infatti, unite al timore della donna per la propria incolumità e il mutamento delle sue abitudini di vita hanno reso configurabile il reato di stalking, più grave delle molestie. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura di Arezzo.