Tagliaboschi, via la burocrazia Operazioni più facili per le aziende

Fratelli d’Italia intervengono sulla bocciatura della Corte Costituzionale alla legge regionale

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"La legge della Regione Toscana era sbagliata perché era chiara l’illegittimità costituzionale". E’ con queste parole che i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, e Vittorio Fantozzi, componente della Commissione Aree Interne, commentano la bocciatura della legge regionale taglia-boschi da parte della Corte Costituzionale. Legge che nei mesi scorsi, aveva messo in difficoltà le imprese di silvicoltura e gli operatori privati del Casentino che si sono visti rilasciare permessi regionali con il rischio, poi, che i carabinieri forestali contestassero i tagli in aree soggette a vincolo nazionale. "Siamo d’accordo nel consentire maggiore elasticità per i tagli colturali, ma lo strumento scelto dalla Regione Toscana era sbagliato perché era chiara l’illegittimità costituzionale della legge – proseguono – come Fratelli d’Italia concordiamo sul fatto che il bosco non debba essere lasciato a se stesso, l’uomo deve intervenire per le pratiche di silvicoltura, così come chiediamo una sburocratizzazione del lavoro quotidiano delle imprese impegnate nelle attività del taglio del bosco. Ci attiveremo con il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin per regolamentare e agevolare i tagli".

Sara Trapani