Stroncato da malore nella sua azienda: la moglie non lo vede tornare e va a cercarlo

Keith von Barkenhagen aveva 47 anni e da tempo gestiva l’attività di Camucia Inutili i soccorsi del 118. Americano, si era innamorato della Toscana

Morto a Camucia

Morto a Camucia

Arezzo, 17 febbraio 2021 - Si è risolto nel giro di poche ore il giallo che ha portato alla morte di un imprenditore americano residente a Cortona. La vittima si chiama Keith von Barkenhagen aveva 47 anni e ieri mattina il suo corpo, ormai esamine, è stato trovato all’interno del capannone della sua azienda a Camucia.

Da un’analisi più approfondita i sanitari, giunti sul posto hanno, però accertato che la morte era sopraggiunta per cause naturali e non era riconducile a nessuna attività delittuosa. Erano passate da poco dopo le 9 quando è scattato l’allarme.

La moglie dell’uomo non l’aveva visto far ritorno a casa ed ha deciso di andarlo a cercare proprio nell’azienda di famiglia che gestivano insieme. Si tratta di una società «L’arte dell’olivo» che commercializza nel mondo, in particolare negli Stati Uniti, olio extravergine d’oliva toscano oltre ad aceti balsamici artigianali. La signora si è trovata di fronte al corpo privo di sensi del marito e ha subito avvisato i soccorsi.

Sul posto, oltre a loro sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Cortona per cercare di chiarire ogni aspetto della vicenda. I militari hanno subito capito che non si trovavano di fronte ad un crimine. Nessun segno di scasso e nessuna cosa fuori posto. La conferma è arrivata proprio dai medici del 118 che hanno appurato che la morte fosse sopraggiunta per un malore improvviso.

La salma è stata dunque riconsegnata alla famiglia. Keith von Barkenhagen era molto conosciuto in città. Cortona era la sua casa da oltre 12 anni. Qui aveva cambiato completamente la sua vita. Da programmatore informatico si era innamorato della Toscana e dell’agricoltura. Da qui l’avventura nel mondo dell’olio.

La notizia della sua improvvisa scomparsa ha gettato nello sconforto i tanti amici che lo conoscevano e lo frequentavano. «Lascia un gran vuoto, era un ragazzo d’oro – raccontano – era innamorato di Cortona e non perdeva occasione per partecipare con entusiasmo a tutte le iniziative che questa città ha sempre proposto»