Strage della Fratta: la figlia è ferita, il padre sotto choc muore in opedale

Tragedia del pulmino: lei in rianimazione alle Scotte di Siena, il padre era andato a trovarla ma non ha retto al dolore e all’ansia. L'autista romena si deve far operare

Incidente della Fratta

Incidente della Fratta

Arezzo, 5 marzo 2020 - Ancora dolore, dopo la tragedia. E’ corso al capezzale della figlia ricoverata in Rianimazione ma è stato colpito da un malore fulminante che lo ha stroncato poco prima di riuscire a vedere la figlia. Non sembra avere fine lo strazio per lo schianto del pulmino di disabili nel quale, lunedì sera, sono morte tre persone e altre cinque (di cui tre gravemente) sono rimaste ferite. L’incidente è avvenuto poco dopo le 20 lungo la provinciale 28 della Fratta nel comune di Cortona.

Per cause ancora in corso di accertamento l’operatrice della residenza sociale che guidava il pulmino ha perduto il controllo del mezzo che si è schiantato contro un albero provocando la morte di due uomini e una donna. Le vittime, che erano tutte ospitate nella struttura Villa Mimose di Ferretto nel comune di Cortona, sono Ivan Osmeri, di 45 anni, Selene Foschi, 43 anni di Livorno e Luigi Romano, 45 annii.

E ancora ricoverati in Rianimazione ci sono M.A. di 41 anni, A.B. 49 anni e L.D.C. di 40 anni, le loro condizioni sono stazionarie ma i medici dell’ospedale di Siena ancora non hanno ritenuto di poter sciogliere la prognosi. E’ stata invece dimessa S.S. 20 anni, che potrà riprendersi in struttura dalle lesioni, non gravi, riportate.

Mentre dovrà probabilmente sottoporsi ad intervento chirurgico l’operatrice di origine rumena, residente a Castiglione del Lago, che si trovava alla guida del veicolo e che una volta ristabilita dovrà essere sentita dai carabinieri per fornire il suo racconto di quei momenti.

Quando, complice anche l’asfalto bagnato e la strada stretta e piena di curve, il mezzo è finito fuori strada, andando a schiantarsi contro gli alberi lungo la banchina fino a rimanere incastrato e in bilico.

I vigili del fuoco hanno estratto i feriti e i corpi senza vita delle vittime, intervenendo insieme ai carabinieri della compagnia di Cortona e ai medici del 118 sul teatro di questa strage della strada.

Il magistrato titolare delle indagini ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato di omicidi colposo plurimo al quale – anche per consentire tutte le garanzie difensive – ha iscritto l’operatrice che guidava il pulmino. E alla fredda cronaca si aggiunge il dramma di martedì, quando il padre di una delle donne ricoverate a Siena si è sentito male lungo il corridoio per raggiungere la stanza della figlia, si è accasciato su una panchina e a nulla è valsa la vicinanza con il reparto di Pronto Soccorso.

Mi.S.