Strade, il "rating" della città è in fascia mediobassa Classifica nazionale in base alle spese sostenute

A fare la differenza sono gli scostamenti dalla media: gli interventi da 7 milioni valgono una "B" in graduatoria

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di Angela Baldi

Quanto spende il Comune per le infrastrutture stradali? Quasi 7 milioni di euro. Tanto? Poco? Quello ottenuto da Arezzo è un rating intermedio nella classifica delle città italiane. A calcolarlo un report realizzato per l’Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana. Nell’ambito del progetto ‘Pitagora’ ha stilato una classifica dei costi sostenuti nel 2020 dai capoluoghi.

Il Centro Ricerche analizza tutti i dati finanziari ufficiali dell’ente pubblico e attraverso algoritmi individua potenziali sprechi e spese critiche. Le spese dell’ente in relazione alle singole voci vengono confrontate col parametro di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento, si parla di ‘performance positiva’ quando la spesa è inferiore o uguale alla media, ‘scostamento lieve’ quando la spesa è compresa tra la spesa media e il 30% in più, ‘scostamento considerevole’ quando la spesa è compresa tra lo scostamento lieve e il 100% in più, ‘spesa fuori controllo’ quando la spesa supera di oltre il 100% la media.

Il rating assegna alla migliore performance la tripla ‘A’, mentre alla peggiore viene attribuita la ‘C’. Arezzo ottiene una B alla posizione 99 del rating finale con i suoi 6.906.191 euro spesi in infrastrutture stradali. A Roma il record di spesa di 73.898.671 euro nel 2020. Secondo e terzo posto in classifica spettano a Torino e Milano. La prima città toscana si trova nella fascia fra i 10 e i 20 milioni: ed è Firenze con quasi 15 milioni. La città con la spesa più bassa per le strade? Imperia è il capoluogo più parsimonioso con 6.769 euro in 2020.

In tutto sono 15 i capoluoghi promossi con la tripla AAA, risultando cioè più ‘virtuosi’ per questa voce di costi dell’ente, avendo una spesa o uguale o addirittura innferiore alla media. Tra le toscane con la tripla A c’è Livorno con circa 1.350 mila euro.

Altri 26 capoluoghi ottengono la doppia AA, tra le città toscane in questa categoria: Massa, Pistoia, Lucca. Mentre sono 19 quelli che si aggiudicano la A, e qui ci sono Siena e Prato. Pisa rientra tra i capoluoghi di provincia meno ‘efficienti’ nelle spese per le infrastrutture stradali, tanto da meritare rating C, il più basso nella classifica.

Ottengono un rating intermedio B insieme ad Arezzo: Cremona, Torino, Udine, Gorizia, Verona, Pescara, Matera, Urbino, Macerata, Verbania, Mantova, Avellino. Firenze e Grosseto, ricevono invece la tripla BBB.