Storie di contagio: un'altra neoassunta tradita dal virus all'inizio del lavoro

In Valdarno un infermere era riuscito a fare un solo turno prima del contagio. A Bibbiena per una ragazza il tampone positivo è arrivato in meno di un mese

Emergenza Coronavirus

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Arezzo, 3 aprile 2020 - Un altro dolce rimasto di traverso, un’altra bottiglia di spumante che rischia di sapere di tappo. In Valdarno ad essere contagiato era stato un giovane, assunto e tradito dal virus al secondo giorno di lavoro. Neanche il tempo di conoscere i colleghi, prendere pratica, abituarsi ai nuovi orari e stop per la malattia.

A Bibbiena una ventenne: qualche turno in più lo ha fatto, l’avevano presa come oss all’inizio del mese scorso. Ma il finale è stato identico: il tampone positivo, le cure, la quarantena.

Grazie al virus tante forze nuove sono state immesse nella sanità: ma anche loro finiscono fatalmente in balìa di un contagio che tra medici e infermieri colpisce duro. E ultimamente pare concentrarsi in particolare su chi ha appena coronato il suo sogno: quello di un posto di lavoro fisso e tanto più se in uno di quei ruoli nei quali ti sei preparato nel tempo, dallo studio al concorso.