Storie di contagio: "Sono uscito per comprare i Gratta e Vinci", subito stangato

L’attività della Municipale contro gli spostamenti inutili. Le giustificazioni più singolari. Controllati anche alcuni negozi

I controlli a Castiglion Fiorentino

I controlli a Castiglion Fiorentino

Arezzo, 3 aprile 2020 - C’è anche chi ha confessato di andare a trovare un «amico particolare», oppure chi ha detto «sono andato a comprare i gratta e vinci», fra coloro che sono finiti nei verbali della polizia municipale di Castiglion Fiorentino. Scuse e giustificazioni imbarazzanti quelle udite dagli agenti che nell’ultima settimana hanno controllato 279 attività commerciali e 1407 persone.

Il bilancio delle sanzioni è di 29, quattro le denunce per false dichiarazioni e due i titolari di attività multati. Gli agenti del comandante Marcellino Lunghini, dotati delle opportune dotazioni anti contagio, hanno controllato sia i veicoli in transito che alcune attività commerciali, il tutto con uno spirito di collaborazione e di supporto, ma quando sono stati necessari i provvedimenti non si sono tirati indietro.

«Abbiamo avvisato i nostri concittadini che ci sarebbero state delle sanzioni severe – ha dichiarato l’assessore alla sicurezza del Comune, Chiara Cappelletti – è quanto è stato deciso dal governo che ha trasformato la denuncia penale in multe che partono da 300 euro. È evidente che questo non sia un periodo economicamente sicuro per molte famiglie, per questo ci raccomandiamo a non fare spostamenti inutili».

Invece se ne sono viste di tutti i colori, nel bestiario quotidiano delle scuse c’è anche quella della spesa, ma non funziona quando gli agenti di fermano con lo stesso sacchetto la mattina e il pomeriggio, come capitato ad una signora che è stata multata. La fantasia di coloro che sono stati fermati sprovvisti di una motivazione ammissibile è stata notevole, ma c’è stato anche chi ha confessato l’inconfessabile come la donna che ha detto di recarsi «dall’amico speciale».

I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni e l’appello resta quello: evitare di uscire per motivi che non siano quelli previsti dal famoso dpcm, ovvero motivi di salute, di lavoro e di stretta necessità. C’è da dire che alcune incertezze del governo, si veda al caso delle uscite con i figli, prima ammesse e poi ritrattate, non aiutano a fare chiarezza, ma serve soprattutto buon senso.

«Il bilancio (1500 controlli e 29 sanzioni) può definirsi soddisfacente e possiamo dire che nella stragrande maggioranza dei casi, sul nostro territorio, il messaggio è arrivato e pare essere metabolizzato – ha dichiarato Cappelletti – Lo sforzo richiesto al nostro instancabile personale è grande e altrettanto pesante è il pur necessario sacrificio richiesto alla cittadinanza, ma proprio perché tutto ciò non sia vano, non possiamo mollare proprio adesso».