Stangata al santone: 8 anni definitivi, riaperto il processo per riduzione in schiavitù

In Cassazione la vicenda di Mario Cioni e della sua "setta" a Montecchio di Cortona. Il reato del quale ora dovrà rispondere era stato derubricato in maltrattamenti

Il santone di Montecchio Mauro Cioni

Il santone di Montecchio Mauro Cioni

Arezzo, 5 febbraio 2021 - La Cassazione ha confermato la condanna a otto anni per violenza sessuale nei confronti dell'ex prete fiorentino Mario Cioni e ha rinviato alla Corte d'appello di Firenze che dovrà nuovamente processare l'ex santone per riduzione in schiavitù, reato che era stato derubricato in secondo grado in maltrattamenti.

Il caso è quello dell'ex parroco di Ortimino nel fiorentino, a capo per anni di una comunità religiosa a Montecchio, nel comune di Cortona, accusato di abusi sessuali da alcune adepte della comunità che raccontarono di un clima violento e persecutorio nei loro confronti.

Cioni fu condannato in primo grado a 15 anni per violenza sessuale e riduzione in schiavitù. In appello si era visto ridurre la pena a otto anni per violenza sessuale mentre il reato di riduzione in schiavitù era stato derubricato in maltrattamenti.

La terza sezione della Cassazione ha confermato gli otto anni per violenza sessuale annullando l'accusa dei maltrattamenti e rinviando alla Corte d'assise d'appello di Firenze per riduzione in schiavitù.