
di Sonia Fardelli
Tanta partecipazione all’incontro sulla sanità in Casentino e una piccola speranza per fare fronte alle tante carenze che questa vallata deve affrontare. Il direttore generale dell’Asl Antonio D’Urso ha detto che per sopperire alla mancanza di medici, soprattutto al Pronto soccorso, manderà professionisti da altri ospedale che sono in minore emergenza. Presto poi ci sarà un nuovo concorso per arruolare nuovi medici. Ma il problema resta il solito. Molti professionisti rifiutano infatti come destinazione lavorativa il Casentino. E comunque una prima risposta è stata data dalla Asl, ai cittadini casentinesi e agli stessi sindaci. Tutte le criticità a livello sanitario sono venute fuori in questa riunione tenuta a Bibbiena e organizzata dall’organizzazione di volontariato "Salviamo l’ospedale e i servizi del territorio" e alla quale hanno partecipato anche sindacalisti e medici che operano in Casentino.
Ne è venuto fuori un quadro piuttosto preoccupante che richiede molteplici risposte. Le priorità della sanità in Casentino che ormai si trascinano da mesi sono quelle relative al pronto soccorso, all’emergenza urgenza e alla medicina sul territorio. Preoccupazioni che amministratori e cittadini casentinesi hanno trasferito al direttore della Asl Antonio d’Urso.
La carenza di medici al pronto soccorso, passati dagli otto dello scorso anno ai quattro attuali. Mancanza di personale anche nel reparto di medicina. Tempi spesso troppo lunghi per visite specialistiche e altre prestazioni, carenze di ambulanze e personale per gestire i servizi e spesso spostamenti verso Arezzo anche per cure che potrebbero essere fatte all’ospedale casentinese. Una situazione che va a scapito soprattutto delle persone anziane che spesso hanno difficoltà a muoversi dalla vallata per raggiungere altri ospedali. E che per avere in tempi brevi esami specialistici devono recarsi in Valtiberina e in Valdichiana. "Il direttore D’Urso – dice la presidente dell’organizzazione di volontariato Sandra Panoni – ci ha dato qualche speranza riguardo all’arrivo di altri medici. Ma i problemi relativi alla sanità nella nostra vallata sono tanti e spero che le nostre segnalazioni vengano prese in considerazione".