Soldi ai dipendenti oltre lo stipendio Benefit per centomila euro all’anno

Alla Mely’s di Olmo i 120 lavoratori ne ricevono in media 900 netti a testa per far fronte ai bisogni. Maria Claudia Sanarelli: "Modello di welfare aziendale collaudato". Settimana corta e formazione

Migration

di Lucia Bigozzi

Tutto in un filo di lana. C’è un savoir faire aziendale dal filato alla maglieria d’eccellenza che viaggia nel mondo. E c’è un welfare aziendale che gira tra i macchinari, i modelli e le mani che li creano, portando ossigeno per fronteggiare l’austerity. Soldi veri e spendibili subito: in media novecento euro netti all’anno per ogni dipendente su un totale di 120 persone che fanno l’attività di Mely’s azienda di Olmo, alle porte di Arezzo, un fatturato di 20 milioni (nel 2021 erano 17) e una lunga storia imprenditoriale di famiglia, cominciata nel 1956. "L’eccellenza è una scelta che va seguita ed alimentata costantemente, dalla selezione delle materie prime alla scelta dei punti maglia, dalle lavorazioni artigianali alla selezione e formazione del personale, così che il risultato finale sia la migliore espressione della filosofia aziendale", spiega Maria Claudia Sanarelli, operation manager, terza generazione nell’impresa che trasforma filati in maglieria d’eccellenza per grandi griffe della moda. Il piano di welfare aziendale non è una novità alla Mely’s, piuttosto si tratta di una pratica consolidata e strutturata in sinergia con il sindacato Cisl, che muove dalla consapevolezza di uno strumento importante per supportare le esigenze dei dipendenti senza impattare nel sistema produttivo. Da alcuni anni l’azienda mette a budget centomila euro in welfare per i dipendenti. E’ seguendo questo fil rouge che "si lavora otto ore e mezzo al giorno, fino al venerdì alle 13, quando chiudiamo lo stabilimento. Una ottimizzazione che tiene in equilibrio i piani produttivi e dà la possibilità ai nostri collaboratori di avere più tempo a disposizione per seguire famiglia, impegni e passioni. A seconda delle fasi delle collezioni, capita di dover prolungare il lavoro anche al venerdì pomeriggio ma si evita praticamente sempre il sabato mattina".

Oltre cento dipendenti in larga parte donne con una esperienza e competenze affinate nella pratica di una professione fatta ad altissimo livello per un prodotto che raggiunge le vetrine delle boutique più esclusive, da Oriente a Occidente passando per l’Europa. Il plafond di 900 euro netti all’anno e non tassabili, serve a coprire i costi di servizi - dalle visiste specialistiche, alla spesa al supermercato, fino al tempo libero - attivabili su una piattaforma online dedicata, in base a "tetti" previsti della normativa. "Chi non è interessato a questa forma di sostegno, può decidere di destinare la cifra assegnata, nel proprio fondo pensione, in modo da avere un surplus importante", aggiunge Sanarelli. In provincia di Arezzo, c’è già un precedente "eccellente": Prada. Il Gruppo industriale ha previsto un premio di risultato (da 800 a 1400 euro) da inserire nel welfare aziendale per dare una mano ai dipendenti sul versante dei rincari energetici.