Soccorritori coi caschi Tv Interventi in diretta video

Le immagini trasmesse alla centrale operativa del 118 per consulenze immediate. Ogni ambulanza attrezzata grazie al Calcit. Innovazione dopo i braccialetti

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Entra da solo ma mille occhi sono potenzialmente pronti ad affiancarlo. La sfida al Covid, e non solo, sta diventando una scommessa tecnologica. Che da una parte aiuta a capitalizzare il personale esistente. E dall’altra apre scenari ben al di là della pandemia. Ricordate i braccialetti elettronici, grazie ai quali misurare i parametri di chi è malato ma resta a casa? Ora ecco i caschi Tv: caschi semplici, ma sui quali sono montate delle telecamere.

Telecamere che riprendono in diretta ogni intervento. Quelli per il Covid, quando dalle case arriva un appello per il peggioramento di un malato, ma anche dalla scena di un incidente. "E’ un modo per dare tranquillità a chi interviene e non ritrovarsi soli" spiega Massimo Mandò, il super responsabile del118. Perché le riprese vanno in diretta alla centrale operativa. Lì dove un medico è in grado di pilotare o migliorare l’intervento. Suggerire di non fermarsi alla prima impressione, guidare i soccorritori nei punti più critici.

Accendere o spegnere la telecamera è una scelta dei soccorritori, secondo le esigenze. Ma la risposta è entusiasta. "Ci sentiamo molto più tutelati" esclama un operatore, a fianco di Mandò e del direttore della Asl Antonio D’Urso. "E’ un modo semplice per migliorare l’intervento" spiega. E unisce il ringraziamento al Calcit: che è il grande regista dell’operazione.

"Abbiamo colto questo bisogno e ci siamo messi subito in azione" conferma il presidente Giancarlo Sassoli. Che esalta la sinergia con le imprese disponibili. E i numeri già danno ragione all’operazione.

Il 118 a questo punto dispone di 45 caschi.Uno per ogni associazione di volontariato nelle varie vallate e 34 in totale, cinque per le auto mediche e sei per le ambulanze infermierizzate. Una copertura quasi completa e che apre uno scenario ricco di sviluppi. La telecamera da remoto consente infatti di accorciare i tempi di una risposta ancora più efficace, permettendo di decidere ed agire ancora prima del rientro del mezzo di emergenza.

Nella centrale ci sarà uno schermo da 50 pollici, nel quale seguire perfettamente le operazioni, e che sarà attrezzato anche per essere multiscreening.

E questo consentirà di monitorare anche interventi in contemporanea, per non lasciare nulla al caso. E come per i braccialetti elettronici sono soluzioni che fanno tesoro del numero degli operatori. Mettendo sullo stesso piano la città e la provincia: la coperta sarà tecnologica ma per una volta arriva dappertutto.

Alberto Pierini