Silvia Chiassai a fianco delle agenzie di viaggio che hanno deciso di non riaprire

Il sindaco di Montevarchi: "le Istituzioni hanno l’obbligo di raccogliere l’ennesimo dramma causato dalla pandemia".

Silvia Chiassai

Silvia Chiassai

Arezzo, 24 maggio 2020 - Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini a fianco delle 52 agenzie di viaggio della provincia di Arezzo, tra cui 13 del Valdarno, che hanno deciso di non riaprire. Lo faranno solo quando sarà assicurata piena sicurezza ai viaggiatori, stante l’incertezza sulla regolamentazione delle riaperture dei confini regionali e nazionali.

“Le Istituzioni hanno l’obbligo di raccogliere l’ennesimo dramma causato dalla pandemia, aggravato dalla carenza di risposte chiare su settori strategici della nostra economia – ha detto la Chiassai -. La ‘fase 2’ ha significato una ripresa lenta e faticosa per le attività chiuse da due mesi con le disposizioni governative di contrasto alla diffusione del Covid; per altri invece l’opportunità di una ripartenza appare ancora nebulosa. Un’incertezza – ha aggiunto – che colpisce duramente il turismo, un ambito fondamentale di sviluppo per il nostro territorio e che in Italia rappresenta il 13% del Pil. Le agenzie di viaggio e i loro agenti non hanno solo lo scopo di organizzare gli spostamenti o di vendere “pacchetti” sia in Italia che all’Estero, ma sono anche vettori importanti per le promozioni dei territori, dei servizi, delle strutture con il delicato compito di mettere in relazione la domanda e l’offerta dei turisti, provenienti anche dall’Estero. Oggi questi agenti sono stati messi nelle condizioni di non riaprire al pubblico e gli stessi, con grande senso di responsabilità, hanno deciso di tutelare la loro clientela non potendo provvedere a dare informazioni adeguate sulla programmazione dei viaggi in maniera sicura e professionale”.  

La Chiassai si è quindi unita all’appello degli imprenditori del settore, affinché il Governo, oltre alla gestione difficile della emergenza sanitaria, sia in grado di rispondere alle necessità del comparto. “Così come stanno facendo altre nazioni europee, nostre dirette concorrenti – ha concluso -. Il rischio è un crollo economico rilevante il cui impatto porterà seri problemi di occupazione legati a tutta la filiera dei viaggi e del turismo”. Nei giorni scorsi anche il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni aveva manifestato pieno appoggio agli operatori, condividendo la loro richiesta di essere adeguatamente supportati e coinvolti nella fase di riorganizzazione del turismo, sottolineando la loro serietà e il loro grande senso responsabilità nel decidere di riaprire solo quando i cittadini saranno messi in grado di viaggiare in sicurezza.