Sicurezza, i vigilantes nella rete per proteggere meglio le zone critiche

La Prefettura firma un accordo con il Comune e le società di vigilanza: al centro la zona che comprende Saione, Porcinai e Pionta. Occhi aperti su furti e spaccio

Vigilantes

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Arezzo, 19 marzo 2019 - Mille occhi contro i criminali. Mille occhi contro le mille mani che a volte, un po' nella realtà e un po' nella percezione pubblica, sono protese a minacciare chi cerca di vivere tranquillamente.

E' l'accordo che la Prefettura ha definito con il Comune e le società di vigilanza privata e che è stato firmato oggi dal Prefetto Anna Palombi e dai partners della nuova idea.

In sintesi? I vigilantes uniranno ai loro ruoli privati di protezione delle singole aziende o realtà una funzione di controllo di eventuali irregolarità e problemi. Pronti a segnalare, con un filo diretto che passerà attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, a questura, prefettura e forze dell'ordine ogni situazione critica della quale dovessero essere testimoni.

L'accordo è stato firmato a margine di una riunione del comitato per l'ordine pubblico tenutasi in Prefettura, presenti i vertici delle forze dell’ordine: obiettivo? "Elevare il livello di efficacia dell’attività di prevenzione e di intensificare la collaborazione informativa tra le forze di polizia e le guardie giurate che operano sul territorio aretino".

Come? "Estendere la rete di monitoraggio delle situazioni d’interesse per l’ordine e la sicurezza pubblica attraverso una proficua sinergia tra forze dell’ordine, polizia locale ed Istituti di vigilanza privata.

Per effetto di tale intesa sarà possibile realizzare un efficace raccordo tra le sale operative della questura, dei carabinieri, della polizia locale e degli Istituti di vigilanza aderenti, dando vita ad un sistema organico di segnalazioni che si avvale di procedure operative standardizzate e di moderne strumentazioni tecnologiche.

In tale quadro, le guardie giurate forniranno notizie qualificate su situazioni meritevoli di un pronto intervento come, ad esempio, la presenza di mezzi di trasporto o di persone sospette, l’eventuale fuga di persone dal luogo del delitto, il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, in specie in prossimità di giardini pubblici e di locali di ritrovo e di intrattenimento.

E’ anche prevista, a cura delle forze di polizia, una specifica attività di formazione del personale degli Istituti di vigilanza aderenti.

Una rete che si va a saldare con quella già creata dal commercio e che prevede zona per zona dei referenti di strada pronti a fare la stessa segnalazione per mettere in moto l'intervento di polizia, carabinieri e vigili.

La zona al momento privilegiata sarà quella del classico quadrilatero urbano: le zone alla prova dei fatti più critiche, che sono Saione, l'area dei Giardini Porcinai, il Pionta ma anche l'area intorno a piazza Guido Monaco.

L'accordo in prospettiva sarà esteso anche alla provincia, con intese da stipulare con le amministrazioni dei singoli comuni e le associazioni di vigilanza presenti nel territorio.