Si laurea "dottore" su Cristiano Ronaldo: e ora sogna di fargli firmare la tesi

Universitario valdarnese unisce gli studi alla passione per il campione juventino e per il suo brand: poi la foto di rito con la maglia del giocatore

La tesi su Ronaldo

La tesi su Ronaldo

Arezzo, 3 novembre 2019 - La corona di alloro in testa, la maglia di Cristiano Rolando e soprattutto la tesi di laurea sul fenomeno della Juventus. Ha fatto il giro del web l’immagine di Matteo Poggesi, valdarnese di 21 anni, neolaureato in economia e commercio. Classe 1997, residente nella frazione terranuovese della Penna, Matteo ha terminato il percorso di studi presso l’ateneo fiorentino con una tesi che abbinato di fatto l’interesse per il mondo dell’economia e la passione per i colori bianconeri, in particolare verso quel fenomeno con la maglia numero sette. «Marca come identità aziendale: il caso CR7».

Ecco il titolo della tesi di Matteo. «Come ho scelto questo argomento? Volevo scrivere la mia tesi su qualcosa che fosse anche la mia passione - risponde il 21enne - così ho cercato di analizzare meglio il mondo del calcio ed essendo tifoso della Juventus mi sono concentrato su Cristiano Ronaldo, sul suo brand e non solo».

Un lavoro certosino anche lavori di ricerca simili in Italia non sono molti, anzi. «Ho analizzato il mondo di Cristiano Rolando - prosegue Matteo - ho cercato di capire come interagisce attraverso i social dove ha creato una identità digitale davvero importante attraverso le proprie strategie. Ovviamente non è possibile scindere il calciatore, dall’azienda CR7 e dal brand.

E’ un qualcosa di unico e che con il passaggio dal Real Madrid alla Juventus ha avuto ovviamente effetti anche sul brand del club migliorandolo». Un’analisi che ha trovato anche il parere favorevole dei relatori. «E pensare che quando prima di presentare l’argomento della mia tesi alla professoressa ero pieno di dubbi - confessa Matteo - temevo una bocciatura della mia idea. Invece alla fine l’argomento è piaciuto ed ho potuto realizzarlo».

Non senza un pizzico di rammarico visto che sui social non è passata inosservata qualche immagine di quel neolaureato con la divisa della Juventus nel cuore di Firenze, storica e acerrima rivale. «È stato uno scherzo dei miei amici e non è vero come qualcuno ha scritto che mi sono presentato a discutere la tesi con la divisa di CR7.

E’ stato un momento goliardico organizzato dai miei amici e che non aveva alcun messaggio offensivo». In attesa di proseguire il proprio percorso di studio nell’ateneo di Siena in management e governance Matteo ha espresso un desiderio. «Mi piacerebbe far autografare a Cristiano Ronaldo la mia tesi e magari anche donargli una copia - confessa il giovane valdarnese - ho lanciato un appello su alcuni siti legati al club bianconero e vediamo un po’».

Un aiuto magari potrebbe arrivare dai tanti valdarnesi e aretini che lavorano da questa stagione a Vinovo anche se al riguardo Poggesi non si sbilancia, confidando in cuor suo che il sogno dell’autografo e magari dell’incontro con CR7 si possa realizzare.

Il sogno svelato di Poggesi si verifica proprio nel giorno in cui c’è chi crede che il portoghese non sia adeguatamente considerato nel mondo del calcio, sua madre Dolores Aveiro: «C’è una mafia nel calcio, è la parola più adeguata per definirla. Se non ci fosse questa mafia, mio figlio avrebbe vinto più Palloni d’oro. Se andate a vedere tutto quello che è successo, vi renderete conto che si tratta di mafia. Se fosse stato spagnolo o inglese, non avrebbero fatto quello che hanno fatto, ma siccome è portoghese e pure di Madeira succede questo». Della serie: anche i ricchi piangono...