Si fa arrivare un litro di "droga dello stupro": equivale a circa mille dosi

La squadra mobile blocca il pacco sospetto: è la sostanza che provoca effetti sedativi ed ipnotici e favorisce, in alcuni casi, anche la perdita della memoria

Polizia di frontiera (foto Cusa)

Polizia di frontiera (foto Cusa)

Arezzo, 17 maggio 2022 - Nei giorni scorsi, nell’ambito di una operazione diretta dalla Polizia di Frontiera di Fiumicino volta a contrastare l’acquisto illegale di stupefacenti on line, gli investigatori della Squadra Mobile hanno bloccato un pacco sospetto destinato ad un 50enne residente nel Valdarno.

Una volta aperto il plico, veniva rinvenuto all’interno un flacone da un litro di una sostanza denominata GBL comunemente detta “droga dello stupro” in quanto essendo incolore e inodore può essere somministrata alla vittima senza che se ne accorga, provocandole effetti sedativi ed ipnotici e favorendo altresì, in alcuni casi, anche la perdita della memoria. Tali caratteristiche portano ad utilizzare questa sostanza per il compimento di violenze sessuali.

Il cinquantenne, incensurato, è stato denunciato in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e la sostanza, per la quale è possibile ricavarne almeno 1000 dosi, è stata sequestrata in attesa degli accertamenti di laboratorio.