Sguardi sul reale, tra lo Slow food day e il ricordo di Tiziano Terzani

Il programma alle Fornaci di Terranuova Bracciolini

Slowfood

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Arezzo,  16 aprile 2015 - Ispirandosi alla frase di Carlo Petrini “Appartengo alla Terra. E come me tutta l’umanità e ogni forma di vita”, si terrà venerdì 17 aprile il secondo giorno di Sguardi sul reale, festival di cinema documentario a Terranuova Bracciolini (AR), a cura dell’associazione Macma. Sarà uno “Slow Food Day”, tra proiezioni, inaugurazioni di mostre, cene e concerti italiani. Il programma si aprirà alle 18 con l’inaugurazione degli spazi del festival, attraverso una cena “itinerante”, accompagnata dal concerto della Banda Improvvisa Street. Il percorso si snoderà tra il QuasiQuasi social café (via Roma 21), Palazzo Concini (via Concino Concini 41d) e Le Fornaci - Centro Culturale Auditorium (via Vittorio Veneto 19). Nel menu, si alterneranno ricette e piatti tipici, preparati con ingredienti a km0 e locali, quali pappa al pomodoro, sformati misti, ciambelline al vino rosso di Chiassaia, ricotta al miele, accompagnati da vino. Seguirà, alle ore 21.15, presso Le Fornaci, la proiezione di L’umile Italia (Italia 2014, 10’) di Pietro Marcello e Sara Fgaier, episodio del film collettivo “9x10 Novanta”, che riallacciandosi alle parole di Carlo Levi racconta l’immagine di un popolo in cammino, di un mondo contadino e corale con i suoi valori secolari. A seguire, ci sarà Slow Food Story (Italia 2013, 73’) di Stefano Sardo, la storia della rivoluzione lenta, slow, che va avanti da 25 anni e che adesso esiste in 150 paesi. Interverranno Daniele Buttignol (segretario generale Slow Food Italia), Marco Noferi (primo fiduciario di Slow Food Valdarno), Gianrico Fabbri (attuale fiduciario di Slow Food Valdarno), Luca Fabbri (Fondazione Slow Food per le Biodiversità). Presenta Daniele Corsi. Lo slow food day è in collaborazione con il QuasiQuasi social café, e il Centro Pluriservizi e Slow Food Valdarno.

Parallelamente, alle 19 si inaugurerà a Palazzo Concini la mostra “Sguardi altrove” che racconterà, attraverso gli scatti potenti di Alvaro Laiz, Fausto Podavini, Sara Naomi Lewkowicz, Donald Weber e Oriol Segon Torra, vincitori del prestigioso World Report Award, la diversità, la violenza, il potere e l’amore. Saranno presenti Nicola Tiezzi, presidente dell’associazione culturale “On The Move”, e di Alberto Prina, uno dei coordinatori del Festival della Fotografia Etica. Al piano terra del palazzo sarà allestito “Transmongolian – The Secret History of the Mongols”, il progetto del fotografo spagnolo Alvaro Laiz che indaga la doppia vita dei transgender in Mongolia. Inoltre, ogni sera, sui muri esterni delle Fornaci, saranno proiettati in videoinstallazione i film Sul 45° parallelo di Davide Ferrario, e Brasimone di Riccardo Palladino, oltre a materiale sviluppato da Macma, Slow Food e Materiali Sonori.

 18 aprile, la terza giornata di festival si aprirà alle 9.30 con un laboratorio fotografico gratuito per bambini dai 6 agli 11 anni, dal titolo "Fotografare la natura a Terranuova", tenuto da Alessandra Quadri (fotografa) e Erika Giachi (guida ambientale). L’evento è in collaborazione con IdeaAzione e Alcedo Ambiente (ritrovo presso la Biblioteca dei Ragazzi de Le Fornaci). Alle  17 a  Palazzo Contini, in collaborazione con Betadue cooperativa sociale, si terrà un incontro su Tiziano Terzani, alla presenza della scrittrice Angela Terzani Staude e del regista Mario Zanot. Nel corso dell’incontro, Mario Zanot intervisterà Angela sulla vita e sul lavoro del marito, sul loro lungo e intenso rapporto, sulla condizione attuale del giornalismo. Verranno proiettati alcuni filmati che accompagneranno questo viaggio. Coordina Enzo Brogi. Prima dell’incontro sarà intitolato a Tiziano Terzani il Parco Pubblico Attrezzato di Terranuova Bracciolini. Alle Fornaci, la sera, alle 21.30, sarà proiettato Alberi che camminano di Mattia Colombo, documentario nato da un’idea dello scrittore Erri De Luca che indaga l'intreccio tra la vita degli alberi e quella degli uomini che vivono a loro stretto contatto. Girato tra le vette torreggianti del Trentino e le dolci coste pugliesi, il film racconta storie di alberi e di uomini che, convergendo e intersecandosi, svelano il profondo rapporto che lega l’essere umano alla Natura. L'albero diventa strumento musicale per esprimersi, barca per navigare, legname per costruire. Al termine si parlerà con il regista sul rapporto tra uomo e ambiente, e a seguire l'incontro con il regista e i musicisti Gabriele Mirabassi e Giovanni Conversano. Le persone-libro dell’Associazione “Donne di carta” interpreteranno brani tratti da “Il peso della farfalla” di Erri De Luca. L’evento è in collaborazione con Valdarno Jazz, coordinano Pinangelo Marino e Daniele Corsi.

 Domenica 19 aprile, l’ultimo giorno di festival sarà dedicato ai valori della Resistenza, nei 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale con la Liberazione d’Italia dal fascismo, avvenuta il 25 aprile 1945, e nei 20 anni da “Materiale resistente”, una raccolta di brani di vari artisti italiani pubblicato nell'aprile 1995, in occasione del cinquantesimo anniversario della liberazione italiana dal fascismo. Parte del progetto fu ideato e curato dal Consorzio Produttori Indipendenti. Alle ore 16.00 sarà proiettato, in prima toscana, Animata resistenza (Italia 2014, 61’) di Francesco Montagner e Alberto Girotto, presente in sala. Il film, che ha vinto il primo premio della sezione documentari all'ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ritrae l’animatore Simone Massi e la sua opera poetica portatrice di memoria, legata alla civiltà rurale, alla terra marchigiana e alla semplicità delle piccole cose, dei gesti quotidiani dentro ai quali si nascondono verità profonde e interrogativi esistenziali. Alle 17.30, ci sarà Materiali di memoria, presentazione del progetto di video-interviste per un archivio della memoria di Montevarchi. Interverranno Paolo Martinino (ideatore del progetto), Giampiero Bigazzi (Materiali Sonori) e Pierluigi Fabiano (assessore alla cultura del Comune di Montevarchi). Seguirà Le parole della memoria - appunti per un documentario sul giorno della liberazione di San Giovanni Valdarno (Italia 2014, 22’) di Pierfrancesco Bigazzi, cortometraggio che racconta come quattro testimoni, all’epoca giovanissimi, vissero la Liberazione di San Giovanni Valdarno, il 24 Luglio del 1944, tra la fame, la guerra, i partigiani, gli eccidi nazifascisti, la speranza nel futuro. Alle ore 18.30 sarà proiettato Fedele alla linea di Germano Maccioni, alla presenza del regista, dialogo intimo con l’artista Giovanni Lindo Ferretti, dall’Appennino alla Mongolia, attraversando il successo, la malattia e lo sgretolarsi di un’ideologia. In serata. alle ore 21.30, si terrà l’anteprima nazionale del film Il nemico - un breviario partigiano (Italia 2015, 80’) di Federico Spinetti. Partendo dalla domanda “Quanto è stereotipata, quanto è viva la parola partigiano?” la pellicola racconta di come Massimo Zamboni, chitarrista e co-fondatore dei CSI, a quindici anni dallo scioglimento della storica band post-punk italiana, vorrebbe riunire i membri attorno a un nuovo progetto sul tema partigiano. Non una “reunion”, forse un nuovo inizio. Il film intreccia l’elaborazione musicale con la storia personale di Massimo Zamboni, tragicamente segnata da uno sparo. Alla presenza del regista. Interverranno Alberto Valtellina e Massimo Zamboni. Chiusura con L’eco di uno sparo, reading musicale di Massimo Zamboni. Coordina Luigi Nepi, presenta Daniele Corsi.

Dal cinema documentario al reportage fotografico, due workshop con i protagonisti italiani del racconto per immagini Raccontare la realtà attraverso il cinema e la fotografia. A questo saranno dedicati i due workshop di “Sguardi sul reale”. Uno dedicato al cinema documentario (17-19 aprile) e l’altro al reportage fotografico (18-19 aprile), i workshop affronteranno le fasi salienti della realizzazione di un progetto di narrazione del reale, dall’ideazione alla ricerca di sostegni e finanziamenti fino alla realizzazione, attraverso il confronto diretto con professionisti del settore. I partecipanti avranno accesso gratuito alle proiezioni del festival. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Macma, con il sostegno del Comune di Terranuova Bracciolini e FST – Fondazione Sistema Toscana (info, prezzi e iscrizioni: [email protected]). Il laboratorio di documentario partirà venerdì 17 aprile e si articolerà nell’arco di tre giornate. Aprirà il workshop Gianluca Arcopinto, ampiamente riconosciuto come uno dei più coraggiosi produttori italiani, che indagherà i modi, le tecniche e le strategie di organizzazione produttiva di un film documentario attraverso lo studio di case histories e l’analisi degli eventuali progetti presentati dai partecipanti. Sabato 18 aprile il regista e direttore della fotografia Alessandro Rossetto, si occuperà di valutare l’impianto narrativo di un film documentario, dalla fase di stesura del soggetto, passando attraverso l’analisi delle fasi salienti della scrittura e preparazione delle riprese, fino al set. Domenica 19 chiuderà i lavori Jacopo Quadri, regista e montatore con all’attivo collaborazioni con Bernardo Bertolucci, Paolo Virzì e Gianfranco Rosi, che si occuperà di affrontare le fasi salienti del montaggio di un film documentario, dall’analisi del piano di regia fino alla messa a punto della stesura finale (iscrizioni aperte fino alle 24.00 del 13 aprile, sia per i singoli moduli che per l’intero laboratorio). Il workshop fotografico sarà diviso in due giornate. La prima, sabato 18 aprile, a cura di Marco Pinna, si proporrà di fornire ai fotografi gli strumenti necessari per affrontare un reportage a medio-lungo termine per una rivista illustrata di alta qualità come National Geographic. Dalla preparazione al lavoro sul campo, dal photo editing alla presentazione finale, lungo tutto il percorso della realizzazione di un reportage ideale. La seconda, domenica 19 aprile, sarà presieduta dal fotografo e stampatore di fama internazionale Antonio Manta, che aiuterà i partecipanti a capire come preparare e ottimizzare una fotografia digitale per la stampa e come eseguire la corretta gestione del colore durante tutto il processo fotografico. Il docente accompagnerà inoltre i partecipanti nel suo laboratorio, dove sarà possibile osservare concretamente le diverse fasi della produzione di una stampa. La partecipazione è aperta a tutti, purché in possesso di una buona tecnica fotografica. Si può partecipare sia individualmente che in coppie o gruppi già costituiti. Durante il workshop occorrerà portare una selezione delle proprie fotografie in formato digitale e/o cartaceo su un qualunque tema, minimo 10 massimo 20 immagini, con file sia originali che post prodotti (iscrizioni aperte fino alle 24.00 del 13 aprile).