Sfondano il muro e fuggono con due casseforti: colpo grosso alla cantina sociale

Blitz a S.Giovanni nella notte tra domenica e lunedì: il bottino è di 6 mila euro. Il passaggio tra i campi, il taglio della recinzione e il maxi-furto. Blocchi nel piazzale

Carabinieri (foto Germogli di repertorio)

Carabinieri (foto Germogli di repertorio)

Arezzo, 5 febbraio 2020 - E’ un inizio d’anno da incubo per la vallata che si trova a fare i conti con un’ondata eccezionale di rapine e furti. L’ultimo episodio risale alla tarda sera di domenica scorsa con i soliti ignoti che stavolta hanno preso di mira la Cantina Sociale del Valdarno, nel quartiere di Ponte alle Forche alla periferia Nord di San Giovanni. Un commando numeroso, secondo gli inquirenti composto da almeno 7 persone, ben organizzato e che sapeva dove, come e quando colpire.

Miravano ai soldi i ladri, professionisti del saccheggio che quasi certamente avevano studiato l’incursione a tavolino e con sopralluoghi mirati evidentemente nei giorni precedenti al colpo. Per entrare nei locali, presumibilmente poco dopo l’orario di cena, hanno scelto la via più sicura, quella che passa dai campi e dai binari della ferrovia dismessa per il trasporto della lignite alla centrale Enel di Santa Barbara.

Durante il percorso hanno recuperato parte degli attrezzi necessari per il raid saccheggiando le capanne agricole di cui è disseminata la zona e, dopo aver tranciato la rete di recinzione, hanno reciso i fili della cabina elettrica e quelli del sistema di allarme perimetrale esterno di cui è dotata la struttura.

Quindi hanno scardinato una finestra degli uffici e la porta dell’attigua bottega che vende vini e prodotti tipici toscani e si sono messi alla ricerca delle due casseforti a muro. Una volta raggiunte le hanno divelte a colpi di mazza e piccone per poi darsi alla fuga caricando le cassette blindate, che all’interno contenevano circa 6 mila euro, su due carriole «prelevate» poco prima da un annesso agricolo.

Nel sacco anche un piccolo beauty case dove erano custodite alcune centinaia di euro, incasso della pesa pubblica, mentre sono stati ignorati i generi alimentari e le bottiglie di vino. Particolare curioso: per assicurarsi di non essere seguiti i malviventi hanno costruito delle barricate nel piazzale con una serie di cassoni di plastica usati per lo stoccaggio dell’uva. Ripresa la via dei campi, i ladri hanno raggiunto l’area industriale di Sant’Andrea dove probabilmente avevano parcheggiato i mezzi e li attendevano i complici. A scoprire il furto attorno a mezzanotte e mezzo il personale della vigilanza privata durante il giro di ispezione.

E’ scattato così l’allarme e sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia sangiovannese, che hanno subito avviato le indagini, e i responsabili della ditta, conosciutissima ben oltre la vallata. Alla luce delle torce e delle lampade degli smartphone si è presentata una scena di devastazione senza precedenti con gli uffici completamente a soqquadro e i muri squarciati.

Danni ingenti che, tuttavia, in poco più di 24 ore sono stati sanati tanto che già ieri mattina il negozio era aperto alla clientela per un servizio che, nonostante tutto, non si è interrotto neanche un giorno.

Nel frattempo cresce la preoccupazione nel comprensorio valdarnese per una serie di episodi allarmanti iniziati due settimane fa con le rapine a mano armata a due bar di Terranuova e Loro Ciuffenna e proseguita, mercoledì scorso, con quella alla filiale del Monte dei Paschi di Cavriglia.