Servono mobili e bici per i rifugiati ucraini

Aappello al dono solidale arriva in pieno agosto dal punto famiglia di Villa Pettini

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Un appello al dono solidale arriva in pieno agosto dal Punto Famiglia di Villa Pettini, alla Gruccia, tra l’abitato Nord montevarchino e l’inizio del territorio di San Giovanni. Da tempo una porzione della struttura è stata adibita dalla Fondazione Giovanni Paolo II a casa accoglienza per rifugiati provenienti da varie parti del mondo e da Paesi dilaniati da guerre e carestie. In questi giorni, che pure vedono anche molti valdarnesi in vacanza, viene rilanciato dai responsabili un invito forte a mobilitarsi mettendo a disposizione di chi ne ha necessità urgente dei mobili in buone condizioni, e magari non utilizzati per ragioni di spazio o altro, ed una serie di materiali e oggetti in grado di venire incontro ai bisogni dei nuclei familiari presenti nel complesso valdarnese. La lista, diffusa dagli organizzatori con un tam – tam sui social e con la tecnica del passaparola, comprende due comodini, un materasso matrimoniale, 4 materassi singoli con altrettante reti e un numero analogo di lampadine per abat-jour e uno specchio da bagno. Servono poi, utensili vari per poter cucinare, come pentole e stoviglie, un frigorifero e un tavolo. Occorrono, infine, anche 10 sedie e alcune biciclette. Chi intende contribuire all’ospitalità soddisfacendo almeno una parte delle richieste può contattare direttamente Villa Pettini. Di sicuro, ancora una volta, i valdarnesi si mostreranno sensibili e pronti a collaborare con una realtà che può contare, in un’altra ala del complesso, pure sulla mensa solidale "Pane e vino", allestita dall’impresa sociale Qoelet, un progetto nato proprio dalla sinergia tra la Fondazione Giovanni Paolo II e la Fraternità della Visitazione di Piandiscò, uno dei luoghi di riferimento dell’accoglienza in Valdarno al pari della Parrocchia di Santa Maria al Giglio.

Maria Rosa Di Termine