LAURA LUCENTE
Cronaca

Secondo binario, si ferma a Terontola il primo Frecciarossa

C’è l’ok allo scalo di Cortona:è il treno veloce per Firenze e Milano che parte da Perugia alle 5.30. Ora la grande attesa per come sarà utilizzato dai passeggeri

Passeggeri in attesa per il passaggio dell’alta velocità

Arezzo, 27 gennaio 2021 - L’attesa è finita. È stata ufficializzata da febbraio la fermata del Freccia Rossa Perugia-Milano-Torino alla stazione di Terontola-Cortona. Sostanzialmente rispettato il cronoprogramma annunciato l’estate scorsa, anche attraverso le pagine de La Nazione, dall’assessore ai trasporti della Regione Umbria Enrico Melasecche che ne assicurava dal 2021 l’avvio.

Nei giorni scorsi l’assessore ha avuto un colloquio con Luigi Corradi, neo amministratore delegato di Trenitalia. «Da mesi avevo aperto una interlocuzione con il vertice nazionale precedente di Trenitalia», racconta lo stesso Malesecche. «L’assenso tecnico che avevo ricevuto non aveva però mai trovato conferma a causa della pandemia nel frattempo scoppiata.

Ma non mi sono dato per vinto viste le richieste che da tre anni giungevano unanimi dai cittadini di quei territori. Questa volta però ce l’abbiamo fatta grazie alla tenacia ed alle buone ragioni addotte dall’Umbria». Di fatto sono tre anni, da quando il servizio di Freccia Rossa da Perugia è partito, che questo treno transita intorno alle 6, rallentando, nella stazione cortonese, senza consentire ai viaggiatori di salirvi.

Una fermata che sul piano tecnico non era considerata nemmeno difficoltosa, visto che i pochi minuti che il treno perderebbe per aggiungere la fermata, verrebbero recuperati strada facendo. A chiedere a gran voce questa possibilità erano stati tutti i comuni del Trasimeno che utilizzano come propria stazione di partenza proprio questa realtà di confine.

Al loro coro si era unita da tempo anche l’amministrazione del Comune di Cortona che, insieme al consigliere regionale Toscano della Lega Marco Casucci e ai colleghi leghisti del Trasimeno, in primis il senatore Luca Briziarelli e il consigliere regionale Eugenio Rondini, avevano intessuto una serie di serrati rapporti per giungere al risultato.

«Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione– commentano oggi all’unisono Briziarelli, Rondini e Casucci – di cui beneficiano sia l’Umbria che la Toscana. Un collegamento indispensabile a vantaggio di cittadini e turisti». E i tre non si lasciano scappare l’occasione per un affondo politico. «Ora ci attendiamo che arrivino le scuse da parte di coloro che parlavano di iniziativa elettorale.

E’ il minimo davanti a un risultato concreto». Nel coro dei soddisfatti non può non esserci l’amministrazione cortonese guidata da Luciano Meoni che ha seguito, insieme all’assessore ai trasporti Silvia Spensierati, tutto l’iter. «Il lavoro di questa amministrazione è partito ad agosto 2019 – spiega la stessa Spensierati – ringrazio il Comitato Stazione di Terontola per averci sempre creduto.

Si tratta di un ulteriore passo in avanti per ridare centralità al nostro territorio, intorno a questa novità sarà possibile apportare ulteriori benefici al sistema dei trasporti per renderlo pronto alla ripartenza dei flussi». Il via è quindi ufficiale. Ma c’è una condizione non di poco conto per riuscire a mantenere il servizio: ripristinare nel Paese il livello di utilizzo dei treni precedente al covid, il numero dei passeggeri che usufruiranno del Freccia Rossa a Terontola deve essere tale da giustificare quella fermata.

«Poiché il bacino che servirà è formato da molti comuni e coesistono in quell’area decine di migliaia di famiglie e di attività economiche, mi auguro che tutti facciano uno sforzo per utilizzare l’Alta Velocità ferroviaria al top di gamma, piuttosto che l’auto», sottolinea Melasecche.