SCUOLA MEDIA "GIOVANNI XXIII" - TERRANUOVA BRACCIOLINI

Il conflitto tra l’Ucraina e la Russia ha sconvolto l’Europa, distruggendo gli ideali di pace e unità creati

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La scuola deve tenere una

finestra aperta sul mondo

e seguire le vicende che si

susseguono in modo complesso

-Severino Saccardi

Qualche giorno fa abbiamo intervistato Severino Saccardi, professore e giornalista che dirige la rivista fiorentina “Testimonianze”. ci ha raccontato della situazione in Europa-orientale.

Come primo argomento ci ha parlato di un dubbio che riguarda la pronuncia del nome dello stato ucraino: UCRÀINA O UCRAÌNA? Ci ha spiegato che nessuna delle due è sbagliata, ma riguarda la lingua; la prima corrisponde all’accento russo, mentre la seconda a quello ucraino. Guerre e conflitti ci sono sempre stati dall’antichità; pensiamo alle leggende di Caino e Abele o a quella di Romolo e Remo. Ci fanno capire che l’umanità si limita ad eliminare l’avversario invece di risolvere il conflitto, uccidendo per far si che la vittoria e il potere siano nelle mani di un’unica persona.

Il territorio dell’Ucraina è collocato tra due potenze economiche: la Russia ad oriente e la Polonia ad occidente. A causa di questa vicinanza all’interno ci sono sempre stati conflitti che hanno reso questo stato meno unito. In particolare le Repubbliche del Donbass hanno spesso causato scontri fra ucraini e russofoni. Questi territori hanno deciso di essere indipendenti, ma questo li ha portati ad una guerra quasi costante.

La popolazione di questi luoghi è formata da ucraini e russi emigrati. Qualche settimana fa Vladimir Putin, la notte del 24 febbraio ha ordinato all’esercito di invadere l’Ucraina, procurando danni e dolore ai cittadini ritrovatisi senza preavviso a scappare dalla propria città e a dover iniziare la propria vita in un altro paese. La guerra è iniziata con un pretesto, l’accusa all’Ucraina di essere una nazione “anti-Russia” controllata dagli Usa e da altri paesi alleati, che secondo lui hanno fatto sembrare il suo Stato un nemico. In passato c’erano già stati scontri per questioni geopolitiche e religiose, come la separazione della Chiesa Ortodossa ucraina da quella di Mosca. La Russia ha attaccato l’Ucraina con la forza del suo regime ma contro la volontà del suo popolo e del resto del mondo. Nelle città sono scattate proteste, comprese Firenze e Roma, in cui Papa Francesco ha fatto un appello chiedendo una trattativa per “porre fine a queste aggressioni che trasformano le città in cimiteri”.

La dissidenza soprattutto avviene nelle città russe, come Mosca, in cui migliaia di cittadini combattono per i diritti umani rischiando di perdere il lavoro o di essere addirittura arrestati. La maggior parte dei Paesi condanna la Russia, se continuiamo a restare uniti possiamo arrivare ad un compromesso pacifico.