LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Scuola, maratona cattedre 500 richiesti dalle famiglie

Tanti docenti di sostegno verso la conferma per il pressing dei genitori. Migliaia di precari in allerta a causa delle convocazioni del provveditorato. .

Giorni frenetici per l’esercito dei precari a caccia di un posto per settembre

Giorni frenetici per l’esercito dei precari a caccia di un posto per settembre

Giornate senza tempo. Incollati al computer, a caccia di un posto - più o meno sicuro - per tornare in cattedra. A scuola e possibilmente per tutto l’anno. Sono i precari, alle prese proprio in queste settimane, col tour de force delle assegnazioni. Da Roma il ministro Valditara ha annunciato oltre 54mila assunzioni entro la fine del mese e la macchina organizzativa si è messa in moto. Nei giorni scorsi è stata assegnata la quota per la Toscana per le assegnazioni di cattedre, ora si apre la seconda fase, quella forse più delicata, quella della scelta nella provincia alla quale gli insegnanti sono stati assegnati dal calcolo dell’algoritmo. Una procedura che andrà avanti per tutto il mese. È scattata la corsa alla cattedra. L’esercito dei "prof" in cerca di un posto fisso è ai blocchi di partenza. In Toscana, sono circa 3097 i docenti in odore di assunzione. Solo in provincia le cattedre vacanti sono circa 1200 nelle scuole di ogni ordine e grado e nel novero complessivo di tutte le materie di insegnamento: numeri sui quali sono in corso controlli e analisi accuratissime. In trincea il provveditorato, chiamato come ogni estate a prestazioni da super eroi, e i sindacati, i cui telefoni suonano a ripetizione. Lavoro no stop, domenica compresa. Una fase che ne incrocia un’altra: si è aperta la scelta delle cosiddette 150 scuole, anche se i prof dovranno scegliere la sede di lavoro senza conoscere la disponibilità dei posti. Giochi da algoritmo. Da una prima stima, gli insegnanti interessati a questa procedura nella nostra provincia dovrebbero essere oltre seimila: tutti in lizza, anzi davanti al pc, per ottenere un incarico che dura un anno, quello che si apre a settembre scandito dal suono della campanella.

La novità di quest’anno riguarda il meccanismo per gli insegnanti di sostegno. A livello di assegnazione la procedura prevede che vengano considerati i candidati presenti nella graduatoria (Gps di I fascia), nell’elenco aggiuntivo o provenienti dalla mini-call.

Sostegno, sia chiaro, che non è un parente povero della matematica o del latino: primo perché è una rete che rafforza l’inserimento di tutti i ragazzi e secondo perché i vuoti sono soprattutto in quel fronte.

L’assegnazione effettiva dei posti verrà stabilita dagli Uffici scolastici regionali e provinciali chiamati a gestire le procedure basate sul numero dei posti vacanti e sui candidati su base territoriale. La conferma del docente per ogni ragazzo arriva dalla famiglia: è la novità introdotta dal ministro Valditara per garantire agli studenti la continuità didattica. Secondo una prima stima parziale, i docenti che potrebbero avere una conferma per il posto di sostegno a richiesta delle famiglie sono all’incirca tra i 400 e i 450 suddivisi per scuole di ogni ordine e grado. Con una ripartizione - sempre provvisoria e da affinare - che prevede 180-190 insegnanti tra scuola dell’infanzia ed elementari. Il numero sale tra la scuola media e gli istituti superiori. In questo caso i prof in odore di riconferma oscillano tra 240 e 250. Ma la maratona è solo all’inizio.

Lucia Bigozzi