Scoperti a trasportare quintali di telline nei barattoli di vernice: stangata

La polizia locale rafforza i controlli sul fronte della salute e dell'ambiente. Furgone portava pesce senza cella frigorifera. Apparecchi per aggirare le regole dei Tir

La polizia locale

La polizia locale

Arezzo, 12 dicembre 2019 - Cosa ci fanno due quintali di telline strette in undici barattoli di vernice? La domanda non è proprio peregrina. Specie considerando che quelle telline erano dirette sulla nostra tavola. E’ l’altra trincea della polizia locale. Una trincea perfino di moda, abbigliamento a parte: la difesa dell’ambiente, della salute, perfino del piatto. E si condisce non solo di telline ma di sapori a sorpresa. Sorprese pescate da camion e furgoni finiti sotto il setaccio degli agenti.

Le telline sono forse il più eclatante. Barattoloni di vernice, non semplici barattoli, pieni fino all’orlo. E il cui «profumo» non sarebbe sfuggito neanche all’uomo della strada: figuriamoci a chi per mestiere si occupa dei controlli sul territorio. Segni particolari: ovviamente nel camion non c’era alcun sistema di refrigerazione. «L’unico – ammicca il comandante Cecchini come al solito affiancato dal vice Aldo Poponcini – era la temperatura esterna».

Un po’ poco considerando che per legge il pesce surgelato deve essere trasportato e conservato ad una temperatura di meno 18 gradi. No, neanche il generale inverno per ora garantisce una temperatura del genere. Quindi? Immediato coinvolgimento della Asl, alla quale spettano in questo campo le decisioni ulteriori, e stangata: multa da circa cinquemila euro.

Più il sequestro della merce: merce della quale al massimo potranno essere recuperati i barattoloni, forse per riportarli alla loro vocazione originaria. Ma non finisce qua: un altro carico di pesce è stato trovato a bordo di un furgoncino che avrebbe dovuto rifornire un ristorante cittadino. Non nei barattoli di vernice ma di nuovo in condizioni di trasporto senza refrigerazione e quindi la temperatura giusta. Anche qui Asl, sanzione amministrativa a diversi zeri.

Problemi anche per il locale che doveva essere rifornito? Per ora no, scatterebbero nel caso in cui venisse verificata una responsabilità nel modo di trasporto di pinne e branchie. Comunque le indagini continuano. In un mondo le cui sorprese non finiscono tra gli inquilini del mare. L’ultimo grido di irregolarità è legata al mancato rispetto delle norme di tutela ambientale. Le famose emissioni all’esterno.

Ogni camionista è obbligato ad utilizzare un additivo, si chiama «AdBlue», che renda più fluido il gasolio proprio per ridurre le emissioni «velenose» nell’atmosfera. Tutto chiaro, compresa la contromossa: su alcuni mezzi pesanti sono stati individuati dei meccanismi tecnici che «imitano» l’additivo. Ma senza averne i benefici per l’aria. Sembri in regola ma in regola non sei. E’ un po’ come quando si indossavano canottiere con le cinture di sicurezza dipinte sopra.

Dall’esterno automobilisti modello, ad un controllo veniva fuori la magagna. Smascherata dai vigili, che mostrano le «macchinette» attraverso le quali questa sorta di truffa viene realizzata. Anche se per ora siamo solo nel campo delle sanzioni amministrative e non del penale. E le infrazioni fioccano come sempre sui tempi di recupero: i famosi cronotachigrafi, gli strumenti nei quali inserire ora di partenza e ora di arrivo. Spesso rotti, anzi spessissimo: le sanzioni in questo campo sono state 104, praticamente la metà dei controlli.

Quasi un «vizio» radicato. Un mondo, che si dischiude ogni giorno chiaramente non solo ad Arezzo. E nel quale la polizia locale, pur ancora sottodimensionata nei numeri, può mettere il naso forse perché tante altre infrazioni sono riscontrate grazie all’elettronica: gli ingressi e le uscite dalla Ztl, l’alta velocità, il mancato pagamento dell’assicurazione.

«Alcuni di quei furgoni erano scoperti non da giorni ma da anni». Come dire: se malauguratamente ci fai un incidente chi ti ripaga? Lui di tasca propria. Ma se non paga neanche l’assicurazione chi dice che in quella tasca ci sia qualcosa?