Arezzo, 19 marzo 2019 - Una svolta verso la riduzione delle liste di attesa e le carenze di personale nella sanità? Forse sì e arriva da Firenze, complice il patto regionale per la salute. L'accordo relativo al personale del comparto (infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici) è stato siglato tra Regione e sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil.
Il patto è stato presentato dal presidente Enrico Rossi e dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, assieme ai rappresentanti sindacali e a tutti i direttori generali delle aziende toscane. Il Patto, che la Regione finanzia con 9 milioni di euro, segue di una settimana l'accordo con la dirigenza medica siglato nei giorni scorsi e finanziato con oltre 6 milioni per il riequilibrio dei fondi contrattuali.
Questi i punti salienti del Patto sociale per la salute
Risorse aggiuntive
La Regione si impegna a finanziare il Patto con 6.050.000 euro. In aggiunta a queste risorse, la Regione si impegna a innalzare il budget delle Aziende destinato a finanziare progettualità dirette all'insieme del personale del comparto e finalizzate alla riduzione delle liste di attesa e al miglioramento dei servizi, per l'importo di altri 2.950.000 euro. Per un totale, quindi, di 9 milioni.
Stabilizzazioni
Occorre completare il percorso iniziato in applicazione alla legge Madìa. Per questo la Regione si impegna a sollecitare Estar affinché predisponga concorsi per le diverse figure professionali, che consentano la stabilizzazione dei lavoratori che hanno maturato i requisiti di lavoro "flessibile" nei termini previsti dalla legge Madìa.
Assunzioni
La Regione si impegna a garantire la copertura integrale del turnover 2019 e quello necessario per l'apertura di nuovi servizi, anche in relazione alle possibili uscite di personale a seguito delle nuove norme previdenziali, assegnando priorità al personale sanitario e OSS addetto all'assistenza.
Indennità
Vengono demandate alle singole aziende le contrattazioni relative ad alcune indennità, come per esempio quelle per particolari condizioni di lavoro e le indennità di turno.na a promuovere nelle diverse Aziende interessate l'attivazione di procedure di progressione verticale verso la categoria B.