San Giuseppe, bloccati i ricoveri fino all’esito dei nuovi controlli

Nei giorni scorsi il caso di Legionella per una paziente operata e poi morta dopo il ritorno a casa. Le verifiche definitive sono attese per oggi: nell’attesa la clinica ha sospeso ogni accesso nella struttura

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di Alberto Pierini

Le quattro camere della San Giuseppe Hospital, la nuovissima clinica che si affaccia sul raccordo, restano ancora chiuse. E insieme a loro sono in stand by tante altre. Perché da ieri è scattato il blocco dei ricoveri assoluto.

La richiesta era inserita nell’ultima ordinanza sindacale firmata da Alessandro Ghinelli. Ma fino a poche ore fa si era limitata alle stanze dove erano state trovate le colonie di legionella. E questo in una serie di controlli capillari condotti dalla Asl fin dal primo momento. Il momento in cui era arrivata la notizia da Salerno. La morte di una paziente. Una paziente che si era andata ad operare proprio ad Arezzo, in quella clinica con vista sul raccordo. Nessun collegamento con l’operazione, beninteso. L’intervento sulla signora sessantenne. una protesi all’anca, era perfettamente riuscito.

Tanto da arrivare alle dimissioni in cinque giorni, dal 14 al 19 novembre. Era tornata a casa, ma per scoprirsi sintomi apparentemente influenzali otto giorni dopo. E invece era una polmonite laterale: causata proprio dal batterio della legionella.

Il ricovero nell’ospedale di Vallo della Lucania, l’aggravarsi delle condizioni respiratorie, la corsa in rianimazione, dopo altri tre giorni la morte.

E poi la ricostruzione dei giorni che l’avevano preceduta: l’incubazione della legionella dura dieci giorni. Quindi gli otto dall’uscita erano compatibili.

Da un’Asl all’altra il messaggio era passato velocemente, portando l’ufficio di igiene a chiedere controlli serrati sulla struttura. Ieri doveva essere il giorno di rinnovare quei controlli. Un passaggio atteso dalla clinica per poter ritornare ad una situazione di normalità. E in effetti quei controlli ci sono stati.

Ma la decisione è stata quella di raddoppiarli oggi. Non alla luce dei risultati ma per avere condizioni migliori per la raccolta necessaria dei campioni nell’acqua delle tubature: docce, bagni, lavandini in testa.

Oggi il bis. Ma intanto la clinica, naturalmente attenendosi alle indicazioni della Asl e meticolosamente riportate nell’ordinanza del sindaco, ha bloccato i ricoveri. Ieri doveva essere il primo giorno di blocco completo. E in effetti così è stato.

Oggi sarà lo stesso. E così fino alla definizione, naturalmente positiva, delle nuove analisi. I ricoveri, ci confermano anche fonti vicine alla Asl, riapriranno solo quando i dati toglieranno ogni dubbio, sia pur residuo e minimale. Di fondo nessuno può avere la certezza che la paziente abbia preso il batterio

alla San Giuseppe: c’è solo l’indizio delle colonie trovate e che avevano portato alla chiusura delle stanze. Mentre dalla Campania sale la protesta per una sanità meridionale che spinge tanti malati a cercare cure a centinaia di chilometri. E sale il dolore di una famiglia colpita a freddo.