Saldi invernali col freno: "Poca gente in giro, colpa dei contagi"

Si salva l'online. Svendite tra luci e ombre, parlano i commercianti

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Arezzo, 18 gennaio 2022 - Partiti due settimane fa, i saldi invernali viagginao col freno tirato. Le svendite procedono tra luci e ombre con i commercianti preoccupati per la mancanza di giro. Picco dei contagi, quarantene e socialità ridotta al minimo, hanno messo al palo gli acquisti seppur a prezzi convenienti. “I saldi stanno andando male rispetto all’anno scorso – dice Luciano Imbriani - difficile fare paragoni col periodo pre pandemia ma siamo lontanissimi da quando le cose andavano bene. Il Covid ha modificato le nostre abitudini. Stiamo molto tempo in casa e la felpa va più del pantalone. Il Capodanno senza feste ha inciso sulle mancate vendite di dicembre e anche adesso nessuno esce come prima. Così per le svendite non c’è stata ressa, non abbiamo visto in centro le file degli anni d’oro. E poi i saldi ormai ci sono tutto l’anno, ecco perché darei libertà ai negozi di fare ciò che vogliono. Le nostre percentuali di sconto sono del 30%, non posso permettermi di più, il 50 lo facciamo solo negli articoli di anno scorso. I ristori? Ci hanno dato qualcosa per le chiusure del 2020 e del 2021 e farò domanda anche per i prossimi, ma sono una goccia nel mare rispetto al mancato guadagno, basta vedere i fatturati. Nonostante il momento ho deciso di ingrandirmi e da ottobre ho raddoppiato gli spazi prendendo anche il fondo accanto in via S.Giovanni Decollato”.

Soffre l’abbigliamento e non va bene nemmeno l’intimo. "I saldi stanno andando a rilento – dice Iacopo Cacchiani di Benetton Intimo – che in termini di affluenza, tra quarantena e paura la gente non esce di casa: le vendite vanno peggio di anno scorso, nonostante la maggior parte dei prodotti siano scontati del 30% e qualche articolo del 50. Siamo lontani dai livelli pre Covid quando coi saldi si facevano bei incassi, aspettiamo la fine del picco e che la gente torni a uscire. Le svendite erano partite meglio i primi giorni di gennaio con la coda di mercatini e turisti poi nulla”. “Abbiamo lavorato bene a novembre e dicembre coi mercatini ma i saldi non stanno andando nel verso giusto – dice Silvia Malatesti titolare con la sorella Laura del negozio di abbigliamento Primula – colpa di vari fattori, c’è poca voglia di uscire e si è speso prima, ci sono meno occasioni di socialità e gli sconti si trovano in vari periodi dell’anno come il black Friday, poi ci sonno gli outlet e internet. In centro c’è pochissima gente. Non ci sono più le code fuori dalle porte con i buttafuori per le svendite. Siamo al commercio da 40 anni, ne abbiamo visti di alti e bassi perciò tentiamo duro”.

Va meglio l’abbigliamento per bambini. “I saldi sono partiti bene con la coda del Natale – dice Francesca Papini di Kinghino – e anche adesso le svendite tirano. Faccio subito sconti alti, il 50 sull’abbigliamento e il 30 sui giubbotti, per essere accattivanti gli sconti devono essere consistenti. Siamo tornati in linea con le vendite pre Covid”. “Il saldi hanno coinciso col picco della pandemia – dice Eleonora Banchelli - negli ultimi due anni molti si sono abituati all’online e i saldi virtuali partono prima di quelli nei negozi. Un peccato perché l’autunno era andato bene e la gente aveva voglia di tornare a spendere, ci auguriamo che le cose migliorino a Primavera e si torni ad uscire”. Controcorrente Mauro Peloni del negozio di scarpe Sabot: “I saldi sanno andando bene, certi prodotti di qualità e di prezzo comprati a saldo sono più convenienti e hanno un appeal maggiore, ci aiuta anche l’online di cui si occupano mio figliolo Riccardo, mia moglie Paola e Michela. L’online è una carta in più da giocare, è una vetrina per gli aretini oltre che un canale di vendita per Italia e estero, alla gente è piaciuto molto anche il cambio di location nel Corso”.