di Alberto Pierini Botte di notte, condite con un bastone, e festa di giorno. Festa grande. Perché Saione sceglie la domenica giusta, chiude il traffico e diventa la calamita della domenica. In via Guelfa, lì dove poche ore prima era andata in campo la solita guerra tra gli ultimi, due senza tetto, ci sono i tavoli fuori come se fossimo nel resede di un ristorante. O in centro, dove ogni settimana l’asfalto viene apparecchiato a puntino. Tavoli pieni, due cantanti al microfono, il clima frenetico dei piccoli acquisti. Saione cambia aria e cambia colonna sonora. Lo fa sotto la spinta di un’idea promossa da Oxfam insieme alla Confesercenti in collaborazione con tanti protagonisti: Comune, Confcommercio, la scuola media IV Novembre. E il mercatino delle pulci, grande protagonista sulle strade, con la sua ideatrice Silvia Ciarpaglini anche direttrice artistica dell’evento. "E’ una giornata straordinaria – commenta – prima di tutto perché da stamani c’è una folla continua. E poi perché diventa un modo di collaborare assieme tra tante associazioni, alcune delle quali hanno la testa e il cuore proprio a Saione". Lì, nel reticolo di strade che per qualche ora è strappato alla cronaca e restituito alla festa. La strada è chiusa da una parte all’altezza di via Leon Battista Alberti, dall’altra a ridosso di via Curtatone. In mezzo è il regno della fantasia. Perfino le piccole strade come via Nazario Sauro colgono la palla al balzo per ospitare tavoli e tavolini. Che in alcuni momenti della giornata si riempiono, in altri no: ma la strada è lunga, al di là della scossa che tutti amano darsi, e Saione la sua seconda pelle deve ancora faticarsela. Molti dei negozi aprono: e tra le vetrine che restano chiuse ci sono soprattutto quelle che si sono arrese negli ultimi anni, tra le "bastonate" del Covid e ...
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