Saccheggiato il deposito della Giostra: rubano 400 chili di rame

Lo sfogo di Gamurrini: "Sono stanco, ogni giorno un'emergenza e nuove spese da affrontare". Nei giorni scorsi l'assalto alla palestra delle Vasari

Il vicesindaco Gamurrini durante il filo diretto

Il vicesindaco Gamurrini durante il filo diretto

Arezzo, 27 aprile 2018 - Divelto il tetto della ex rifiuteria dei Pratacci, ricovero per il materiale della Giostra del Saracino, per portare via chili di rame. I ladri hanno smontato metà del tetto dello stabile sul quale poggiavano lastre di rame, con il chiaro intento di rubare quello che viene ormai chiamato «l’oro rosso», per la crescita esponenziale del suo valore che lo rende sempre assai gettonato tra i delinquenti.

«In tutto sono riusciti a portar via tra i 300 ai 400 chilogrammi di rame. Il valore del furto si aggirerà sui venti mila euro» spiega il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini, il primo a darne notizia sula sua pagina Facebook, sulla quale ha aggiunto la nota polemica: «Ma dove stiamo andando?». «Il furto lo abbiamo scoperto oggi (ndr ieri), andando nel magazzino per fare dei controlli. Probabilmente sono entrati in azione in una di queste sere. Sono allibito e stanco» continua Gamurrini.

«Non si fa pari, siamo di fronte ad emergenze su emergenze. E’ un continuo spreco di denaro per risanare gesti di balordi» continua. Il tutto è stato denunciato alla polizia municipale che in queste ore sta visionando le immagini delle telecamere disposte intorno all’ex rifiuteria. Quei video potrebbero restituire il volto e un nome ai ladri, con molta probabilità più di due, visto il complicato lavoro che hanno messo in piedi per smontare parte del tetto e poi per portarlo via.

Sì perché stavolta non sono entrati in azione vandali, come nella palestra della scuola Vasari messa completamente sotto sopra. O come quelli che hanno imbrattato tutte le mura del vano scale del parcheggio Mecenate. Qui hanno agito veri e propri ladri che nei giorni scorsi hanno adocchiato il rame sopra il tetto, si sono fatti due conti in tasca e sono entrati in azione, smontando metà copertura e portando via le lastre di rame, sapendo, con molta probabilità, già come e dove immetterle sul mercato.

Un mercato sempre più in cerca del prezioso metallo, soprattutto nei paese dell’est, in cui il valore è cresciuto esponenzialmente negli ultimi.imi anni Questa volta non c’è di mezzo nessuno sgarbo o senso di ribellione, solo «affari», se pur sporchi.