Sì ai fuochi di San Donato, ma al Prato con la mascherina

Da l’annuncio un soddisfattissimo Ghinelli: "E’ una buona notizia per la città". Le regole per lo spettacolo della notte del patrono.

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di Dory d’Anzeo

Pericolo scampato. Gli aretini giovedì sera alzeranno ancora gli occhi al cielo per godersi i fuochi di San Donato. Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco Alessandro Ghinelli: "Sono felice di dare una buona notizia alla città: anche quest’anno potremo festeggiare San Donato con il tradizionale spettacolo pirotecnico, tanto atteso da tutti noi. Una decisione per la quale mi sono molto speso, presa in pieno accordo con il prefetto e con la piena collaborazione della questura, resa possibile grazie al lavoro puntuale e approfondito svolto nell’analisi di tutte le misure di sicurezza necessarie al regolare svolgimento dell’evento".

La buona notizia che in tanti attendevano è dunque arrivata. In un’ annata funestata dalla pandemia, a causa della quale è stata annullata la maggior parte delle manifestazioni - comprese le due edizioni della Giostra del Saracino – non era affatto scontato che la festa del patrono potesse svolgersi secondo tradizione. L’annuncio di ieri ha fatto tirare un sospiro di sollievo alla città.

Resta confermata la data del 6 agosto per quello che è uno degli appuntamenti più sentiti dell’estate aretina.

Fuochi confermati, ma considerando che la pandemia non è finita ci saranno delle regole da rispettare per godersi lo spettacolo in completa sicurezza: l’accesso al Prato – da sempre il punto di osservazione privilegiato – sarà consentito solo indossando le mascherine e mantenendo un metro di distanza tra i presenti. A vigiliare sul rispetto delle norme anti Covid ci saranno steward, agenti della polizia municipale e delle altre forze dell’ordine.

A curare l’evento sarà, per il secondo anno consecutivo, la Fondazione Arezzo Intour. E dato che questo è un anno particolarmente duro per tutti, i fuochi saranno anche un modo per rendere omaggio alla città e alle sue tradizioni: in cielo saranno ’lanciati’ i colori dei quartieri della Giostra del Saracino e il color oro, per evocare la caratteristica produttiva più tipica del territorio.

"Poter confermare un appuntamento così sentito – ha concluso Ghinelli – assume un significato tutto speciale, una iniezione di energia per la nostra città pronta a ripartire".