Rondine, Letta sbaglia strada ma esalta la cittadella: e maxi-contributo dalla Farnesina

Dagli Esteri l'annuncio: 150 mila euro per lo studentato mondiale. L'ex premier tradito dal navigatore ma entusiasta: "Qui è il futuro: un fiore all'occhiello per tutta Italia"

Enrico Letta a Rondine

Enrico Letta a Rondine

Arezzo, 21 settembre 2019 - Il panierino del governo. Lo lascia lì, all’ingresso del teatro tenda o meglio ancora all’ingresso di un nuovo anno. Un anno che parte con l’abbrivio di un ex premier come Enrico Letta, che ha snocciolato davanti agli studenti una sorta di «parabola» del cambiamento. Ma che parte anche con l’annuncio di una scommessa forte dell’esecutivo sulla cittadella della pace e sul suo studentato internazionale.

«Assicuriamo 150 mila euro per la costruzione di un futuro di pace attraverso di voi» ha scandito Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina e una delle figure chiave anche nello sbarco di Rondine all’Onu: il primo e presto il secondo. Intorno il clima delle grandi occasioni: gli studenti da tutto il mondo, quelli italiani del quattro anno di liceo, le autorità in passerella.

«Oggi più che mai Rondine dovrebbe essere il centro del mondo. Qui si fa pace, si fanno incontrare le persone. E’ una realtà bellissima per l’Italia, per la Toscana e per la provincia». Non va per il sottile Letta nello sposare la cittadella. Va invece molto per il sottile nella sua «lectio magistralis», che diventa una sorta di parabola del cambiamento. Parte dal cellulare, dal ruolo che ha nella vita dei giovani: e anche nella sua, visto che per tagliare al traguardo il satellitare lo dirotta a Monte Sopra Rondine invece che alla cittadella.

Poi entra nella questione della leadership: «Il leader deve essere creativo e coraggioso, vedere quello che gli altri non vogliono vedere: ecco perché non troverete la leadership nei sondaggi» assicura, con un riferimento trasparente alle vicende politiche attuali. Poi l’appello per la pace e per la formazione.

«Vi auguro di stare qui ogni giorno del vostro anno, consapevoli che state impilando mattoni ma costruendo la storia». Intorno il clima delle grandi occasioni: dalla Regione la vicepresidente Monica Barni e il presidente del consiglio regionale Giani, la vicepresidente De Robertis, l’assessore Grieco.

E poi la presidente della provincia Chiassai, il sindaco Ghinelli, l’arcivescovo Fontana. Tra arrivi e partenze: gli studenti del mondo che sbarcano, quelli ortodossi che si lasciano per ora alle spalle la cittadella. Tutti salutati dal presidente Franco Vaccari. E attentissimi a non sbagliarel’impostazione del navigatore.