Ritirata al rallentatore e altri due morti Risalgono i casi in terapia intensiva

Tra le vittime una signora sotto i 70 anni, non era vaccinata. Altri 300 casi a scuola

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I ricoveri calano di pochissimo ma non lo puoi prendere come un sollievo nel giorno in cui il Covid torna ad uccidere. Anzi continua, perché negli ultimi giorni ci sono state poche pause in questa striscia di dolore. Ieri più che mai. Perché stavolta le vittime sono due. Una signora di 69 anni, la terza under 70 della settimana: non era vaccinata, si è spenta giovedì, piegata anche lei non solo dal Covid ma da altre malattie che ne avevano minato il fisico.

Così come per il secondo morto, un vecchio signore di 91 anni: lui era vaccinato ma non ce l’ha fatta lo stesso, tra l’età e le "comorbilità" che non gli hanno dato scampo.

La ritirata del Covid c’è ma è lentissima, forse più di quanto non avremmo sperato. Ieri i contagi sono risaliti sopra quota mille, 1097 per l’esattezza. Capisci che siamo sotto al picco, perché le punte toccate fino a una settimana fa non ci sono più e quindi non scatta più la progressione dei contagi. Ma è tutto rallentato. Il totale dei positivi attuali sfiora quota 8000, sono sempre in 12 mila gli aretini bloccati in casa. E altri 322 scoprono di essere positivi nella fascia scolastica: una scuola che combatte con le unghie e con i denti per tenere almeno una parte dei ragazzi in presenza ma è chiaro che siamo in una fase di affanno con pochi precedenti, perfino nei momenti più critici delle altre ondate.

E un altro dato poco piacevole è la risalita dei ricoveri in Rianimazione: sono di nuovo tredici, un "elastico" che insieme a quello del reparto racconta meglio di ogni altro dato la cifra di questa fase. In compenso altri 1330 gli aretini che ne sono ufficialmente usciti. E da stamani si riparte.