Riapre la cava di Terranuova "Non c’era traffico di rifiuti"

A renderlo noto è la stessa . Tl Inerti Srl, titolare . dei due impianti di lavorazione . di sabbie e ghiaie

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La Procura di Arezzo, con un provvedimento del 23 novembre, ha disposto il dissequestro della cava di Casa Corneto a Terranuova, constatando l’assenza di pericoli sotto il profilo ambientale. A renderlo noto è la stessa Tl Inerti Srl, titolare dei due impianti di lavorazione di sabbie e ghiaie posti sotto sequestro preventivo nel mese scorso. Tornati nelle disponibilità anche i beni della ditta di trasporto di Montevarchi, accusata dagli inquirenti di aver effettuato trasporti illeciti di rifiuti speciali. Tl Inerti Srl ha tenuto a precisare che "non gestisce, né ha mai gestito rifiuti, e che il procedimento giudiziario in corso non riguarda la qualità del materiale lavorato - destinato anche alla realizzazione della terza corsia della autostrada A1 - né la commissione di attività inquinanti per l’ambiente". I Carabinieri della sezione di polizia giudiziaria di Arezzo, in collaborazione con i Forestali, avevano eseguito un’ordinanza emessa dal Tribunale di Arezzo a seguito di alcune indagini svolte nel periodo compreso tra marzo e aprile 2021. Si andava dalla gestione di rifiuti speciali in assenza di autorizzazioni fino alla dispersione diffusa e incontrollata nel sottosuolo di rifiuti liquidi. L’azienda annuncia adesso questa novità emersa nel corso dell’iter giudiziario, che permette ai titolari di disporre dell’impianto e di proseguire l’attività lavorativa. "Il dissequestro appena disposto - hanno sottolineato i vertici della società in una nota - permetterà la prosecuzione dell’attività aziendale"