Riaperta oggi la nuova "Variante" degli Urbini a San Giovanni

Era stata chiusa al traffico nel giugno scorso la nuova variante alla 69 in zona Urbini tra San Giovanni e Castelfranco Piandiscò. Dopo una serie di controlli ai tiranti in acciaio, oggi l'arteria è stata riaperta.

L'inaugurazione della variante nell'autunno del 2016

L'inaugurazione della variante nell'autunno del 2016

Doveva riaprire il 15 settembre, ma, una volta tanto, c’è stato un anticipo nei tempi e oggi pomeriggio è stata riaperta al traffico la variante di via degli Urbini, ai confini tra i comuni di San Giovanni Valdarno e Castelfranco Piandiscò. Gli operai hanno ultimato in queste ore di posizionare i separatori di carreggiata in cemento che direzionano il traffico in entrata ed in uscita alla rotatoria della Badiola a San Giovanni . Poi le auto hanno ripreso a circolare regolarmente.

La nuova arteria, parte integrante della variante alla Regionale 69, fu inaugurata l’11 novembre del 2016. Un investimento di quasi dieci milioni di euro, dei quali quasi 6,5 milioni sono arrivati dal bilancio regionale, mentre i restanti 3,3 provengono dagli enti locali (circa 2 milioni dalla Provincia di Arezzo e quasi 1.3 dai Comuni del Valdarno). Un tracciato di circa 2 km , con una carreggiata a due corsie larga 10,50 metri. Ma nel giugno scorso la strada fu chiusa per una serie di controlli ad alcuni tiranti in acciaio in località Renacci.

In questi tre mesi gli automobilisti hanno utilizzato il vecchio tratto di Via degli Urbini, assolutamente inadeguato ai flussi di traffico attuali. Una strada stretta e tortuosa, per giunta piena di buche e avallamenti, al punto che i residenti chiedono da tempo agli enti locali interventi di ripristino che, per fortuna, sono in rampa di lancio. Adesso però, finalmente, il nuovo tratto è di nuovo fruibile, in attesa che si sblocchi in Regione Toscana la realizzazione del lotto figlinese rimasto incagliato da tempo nelle pastoie burocratiche e in una serie di ricorsi al Tar. A quel punto le due aree del Valdarno, quella aretina e quella fiorentina, saranno molto più vicine.

L’obiettivo, infatti, è quello di collegare in riva destra dell’Arno Levane con Incisa. 25 km per i quali, oggi, nelle ore di punta, occorre quasi un’ora di percorrenza. In futuro gli automobilisti potranno utilizzare, in maniera definitiva, una viabilità alternativa. Come ha ricordato più di una volta l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli gli enti locali, Regione in testa, sono riusciti in tempi tutto sommato rapidi a consegnare al Valdarno grandi infrastrutture, a partire dal Ponte Leonardo, per proseguire con il secondo e il terzo lotto della variante. Adesso manca l’ultimo anello.