Il figlio ha 18 anni, i giochi in regalo. "Per il Natale di chi ha più bisogno"

Foiano della Chiana: i balocchi del ragazzo ormai grande da tempo erano finiti in soffitta. La mamma li ha portati nella piazza del paese con un cartello: "Eccoli, prendi quel che vuoi"

Alice Gervasi davanti agli scatoloni con i giocattoli

Alice Gervasi davanti agli scatoloni con i giocattoli

Foiano della Chiana (Arezzo), 28 novembre 2021 - Contenitori pieni di giocattoli davanti all’uscio di casa per i bambini che avranno un Natale senza l’entusiasmo della sorpresa sotto l’albero. Tre grandi scatole di plastica con macchinine, peluche, supereroi, costruzioni, sono comparse di buon mattino nel centro storico di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Accanto agli scatoloni c’è un cartello con scritto: "Prendi quello che vuoi". Messaggio chiaro e i destinatari sono bambini e famiglie in difficoltà, dopo due anni di pandemia e gli effetti pesanti su economia e posti di lavoro.

"Ho pensato di aiutare con un semplice gesto che può far felice un bambino: i giocattoli di mio figlio Duccio che oggi ha diciotto anni, sono stati custoditi con cura in cantina e per un motivo affettivo sono sempre rimasti lì. Buona parte dei giochi sono nuovi o seminuovi, magari doppioni di regali di Natale. Riordinando la cantina, mi dispiaceva buttarli via e ho pensato di metterli a disposizione dei genitori che faranno fatica ad acquistare i regali per i figli", spiega Alice Gervasi, 42 anni insegnante, che conosce molto bene la comunità foianese per aver guidato l’assessorato alla Cultura del Comune. Anche per questo sa che ci sono necessità più o meno sommerse, rispetto alle quali provare a fare qualcosa. "Mi sono detta: ma perché devo buttare via giochi nuovi quando posso donarli ai bambini del paese? L’obiettivo è fare felici i più piccoli che attendono con trepidazione la festa più bella dell’anno, ma al tempo stesso è anche un modo per ridare vita ai giocattoli che diventano nuovi compagni di avventure per ogni bambino".

Qualche foto postata sui social e il tam tam è partito, e davanti agli scatoloni sono comparsi bambini e genitori. "I piccoli avevano gli occhi pieni di allegria osservando i giochi. Mi hanno chiesto se potevano prenderli e si sono messi a scegliere quelli preferiti. Anche i genitori erano contenti nel vedere la gioia dei figli e nel sapere che il senso di una comunità serve anche a questo, specie nei momenti più difficili come quello che stiamo attraversando. E siccome c’è chi sta peggio, penso sia un dovere umano e civico aiutare".

Alice e il figlio Duccio lo hanno fatto con un gesto semplice, senza pensarci troppo su e il piccolo borgo di Piazzalta in poche ore si è animato di bambini intenti a scegliere il giocattolo insieme e grazie al quale trascorrere un Natale un po’ meno sottotono. Non è la prima volta che a Foiano si mettono in pratica azioni di solidarietà concreta: accanto all’impegno del Comune e le associazioni di volontariato, c’è anche chi come Debora Manerchia Maserà ogni sera mette fuori dalla sua bottega di generi alimentari un carrello per la spesa che riempie con i prodotti invenduti. Una spesa "sospesa", come i giocattoli di Alice.