Referendum, addio fusione: sì da Bibbiena ma no da Ortignano e il sindaco si dimette

Passo indietro di Fiorenzo Pistolesi, il Comune va verso il commissariamento. Esultano i due comitati. Amaro il primo cittadino del capoluogo di vallata: "Occasione persa"

Fiorenzo Pistolesi

Fiorenzo Pistolesi

Arezzo, 13 novembre 2018 - Vince il no e i cittadini bocciano la fusione. Non basta la maggioranza raggiunta a Bibbiena, la vittoria schiacciante del no a Ortignano Raggiolo manda in fumo l’ennesimo referendum indetto in Casentino. Dei 471 aventi diritto al voto (62,7%) a Ortignano Raggiolo, in 278 hanno detto no e in 189 si. Due le schede nulle e due quelle bianche. Diverso il risultato di Bibbiena dove invece a vincere è stato il si, anche se inutilmente. Dei 3286 mila cittadini (35,44%) che si sono espressi, in 1831 (56,1%) hanno detto si, mentre in 1432 (43,8%) hanno detto no. Tredici le schede bianche, dieci quelle nulle.

«Un’altra occasione persa per l’intero territorio» è stato il commento a caldo del sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini. «Non immaginavo una sconfitta così schiacciante, prenderà le mie responsabilità e lascerà il mandato» è invece la dichiarazione rilasciata dal sindaco di Ortignano Fiorenzo Pistolesi che si è poi dimesso dall’incarico. La fusione per prendere vita aveva bisogno di una doppia vittoria, con il si prevalente in entrambi i comuni.

Un risultato che cambia i dati del referendum di un anno fa quando a vincere fu il si, sia a Bibbiena che a Ortignano.Ma in quel caso i cittadini andarono alle urne per esprimersi su un progetto a tre, nato su iniziativa popolare, che comprendeva anche Chiusi della Verna, dove però la vittoria del no fece saltare la fusione.

Era l’ottobre del 2017 quando Bernardini e Pistolesi commentando i dati, si dissero comunque soddisfatti per la prevalenza dei si, pensando ad un futuro insieme. Meno di un mese dopo infatti, furono ricevuti in Regione per dare il via al percorso referendario che li avrebbe potuti unire in un unico comune. Ma questa volta a Ortignano è stato il no a prendere il sopravvento.

E' l’ennesimo referendum in cui i casentinesi si sono opposti alla fusione,il secondo della vallata dopo l’unione di Pratovecchio e Stia. A provarci erano già stati Subbiano e Capolona, Castel Focognano, Chitignano e Chiusi della Verna; e infine Bibbiena, Ortignano e ancora Chiusi della Verna.

«Il risultato è una disfatta, non immaginavo una sconfitta così netta, e visto che devo rispettare la volontà dei cittadini, rassegno le mie dimissioni» ha dichiarato Fiorenzo Pistolesi. Deluso anche il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini: «Un’altra occasione persa per l’intero Casentino, abbiamo rinunciato a 20 milioni di euro in 10 anni da poter investire nel territorio, è un peccato. Sono deluso ma a Bibbiena ancora una volta è stato il si a prevalere e questo rende meno amara la sconfitta. Ha vinto il campanilismo, la paura dei piccoli di essere messi in secondo piano rispetto ai grandi, e questo dispiace ma dobbiamo rispettarlo».

Cantano vittoria invece i due comitati per il no alla fusione, uno nato a Bibbiena, l’altro a Ortignano Raggiolo. «Una vittoria schiacciante che ci rende felici considerato quanto avevamo lavorato per portare a casa questo risultato, arrivando fino in Regione per chiedere la sospensione del procedimento che ha portato al referendum – ha commentato Emanuele Ceccherini porta voce del comitato di Ortignano – dispiace aver speso 67 mila euro per un altro referendum così ravvicinato a quello dello scorso anno e con un esito quasi scontato». Più moderato l’entusiasmo del portavoce del comitato di Bibbiena, Mauro Fognani: «Siamo contenti anche se a Bibbiena a prevalere è stato il si – ha dichiarato a caldo – c’è da considerare comunque che i no rispetto al precedente referendum sono aumentati e che nella cittadina non c’è stata una vittoria schiacciante ma i risultati quasi si equivalgono, a fare la differenza sono state le frazioni».

 

 

 

 

Bibbiena la fusione non la deve proprio fare. Un anno fa era fallita quella a tre con Ortignano Raggiolo e Chiusi della Verna: stavolta è andata a picco quella con la sola Ortignano.

Motivo? Semplice. I dati del piccolo comune sono già arrivati anche se non ancora ufficiali.La gente è andata a votare in massa, il 62,7%: ma 278 hanno detto no e 189 sì. E in attesa che affluiscano i risultati di Bibbiena questo bastava a far calare il pollice verso sulla fusione, che ha bisogno di raccogliere la maggioranza di entrambi i "pretendenti".

Poi arrivano i dati di Bibbiena: il sì qui prevale con un certo vantaggio, 56 a 43, ma non basta a sovvertire il risultato finale. Il sindaco di Ortignano Pistolesi ha annunciato che domani rassegnberà le dimissioni.

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