Recuperano preziosi dagli elettrodomestici

Sorgerà a Terranuova a inizio 2023 l’impianto Iren per i cosiddetti Raee nell’ottica dell’economia circolare. I particolari del progetto

Migration

di Marco Corsi

Sorgerà in Valdarno, a Terranuova Bracciolini, il primo impianto in Italia per l’estrazione dei metalli preziosi dai Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

A realizzarlo il gruppo Iren, attraverso una società controllata, Iren Ambiente. Il progetto arriva dopo la chiusura di un accordo con Osai, azienda che si occupa di progettazione e produzione di macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori, e Btt Italia Srl.

Nel sito sarà possibile estrarre, selezionare e recuperare i metalli preziosi presenti all’interno di schede elettroniche, tra i quali oro, argento, palladio e rame. La collocazione geografica dell’impianto faciliterà possibili sinergie industriali anche con l’importante distretto orafo aretino.

Saranno due le fasi di lavoro: la prima dedicata al disassemblaggio delle schede, la seconda alla separazione e affinazione dei metalli preziosi tramite un processo idrometallurgico.

Entrambi gli step si caratterizzeranno per alti livelli di efficienza e bassi impatti ambientali. Sarà infatti utilizzata una tecnologia all’avanguardia che consentirà una significativa riduzione nella produzione di Co2 rispetto all’attività estrattiva tradizionale di miniera.

L’impianto, che sarà operativo dal secondo semestre del 2023, verrà costruito all’interno del polo dedicato all’economia circolare che Iren sta sviluppando in Valdarno.

Grazie alla volontà della holding multiservizi e al ruolo attivo del Comune di Terranuova Bracciolini è nata infatti Valdarno Ambiente, il primo distretto di economia circolare della vallata, presentato nei mesi scorsi.

Verrà dato vita ad un sistema integrato di impianti che permetterà di gestire tutte le fasi del recupero dei rifiuti, per la produzione di energia. In particolare tratterà flussi di rifiuti indifferenziati, carta e cartone, legno e ingombranti, compresi impianti per lo smaltimento del percolato da discarica per la produzione di biometano e di energia da altre fonti rinnovabili.

Senza contare, per l’appunto, il trattamento e l’estrazione di preziosi dai Raee.

Duplice l’obiettivo: creare un nuovo modello che punta a fare della circolarità un elemento in grado di creare valore per la comunità della vallata; mantenere gli attuali standard occupazionali per il territorio. 16 milioni di euro gli investimenti complessivi nel prossimo triennio.

Questa nuova realtà rappresenterà uno scenario avanzato, attraverso investimenti e tecnologie pensate per fare dello scarto un valore.

Non solo. Valdarno Ambiente offrirà una diversa futuribilità anche in termini di livelli occupazionali, introducendo numerose innovazioni di processo nella filiera del recupero e riciclaggio, riconvertendo le attività su progetti di economia circolare.