Rauco passa a Porta Crucifera: Porta del Foro perde uno dei suoi talenti

Giochi fatti da giorni, ieri sera l'annuncio ufficiale dell'ingaggio arriva da Colcitrone. 23 anni, aveva vinto a settembre la prova generale. Il quadro dei due quartieri

Adalberto Rauco

Adalberto Rauco

Arezzo, 20 aprile 2018 - In un colpo solo ritrova il suo maestro più importante e il suo quartiere di origine, quello dell’esordio a 19 anni. E forse anche la possibilità un po’ più concreta di correre Giostra. Adalberto Rauco cambia casacca e approda a Porta Crucifera. L'uficialità arriva in serata ma a quel punto i giochi erano già fatti da qualche giorno. E del resto l’idea era nell’aria ormai da mesi.

La rinnovata dirigenza di Porta Crucifera, in testa il rettore Andrea Fazzuoli e il capitano Rodolfo Raffaelli, non avevano mai escluso del tutto l’ipotesi di allargare la rosa dei propri cavalieri. Il quartiere è di quelli che non possono rischiare: in testa all’albo d’oro ma inseguito da due rivali «armati» fino ai denti. S.Andrea e Porta Santo Spirito. Quindi? Il colpo è oculato: Rauco è un talento emergente, 23 anni, uno dei gioielli di Porta del Foro. Che ha talenti tutti giovanissimi e dove la panchina rischiava di essere lunga. Non a caso non era stato inserito l’anno scorso neanche nella rotazione dei debutti: ad esordire erano stati Parsi e Innocenti, segno di una gerarchia difficile da rimettere in discussione, anche se da allora dentro Porta del Foro è cambiato quasi tutto.

Durante l'anno poi il cavaliere, uno di quelli che si allenano a tempo pieno anche d’inverno, aveva già mandato altri squilli. Aveva vinto a giugno il Palio delle Contrade a San Secondo, piegando allo spareggio Enrico Giusti. Ad agosto aveva battuto tutti nella Giostra di Montisi. Infine la prova generale di settembre.

La piazza vera, si sa, è un’altra cosa ma spesso chi ha la tendenza a vincere lo dimostra perfino a calcio balilla. Con questo passaggio chiude il cerchio, visto che aveva esordito proprio con Porta Crucifera nel 2014, in prova generale. E allora, segno del destino, era in coppia con Filippo Fardelli. Uno di quelli che metterà a sedere a giugno? Calma, le gerarchie ancora sono da definire.

Toccherà sul piano tecnico a Carlo Farsetti, il nuovo preparatore, ma soprattutto a rettore e capitano. Al momento la sella di Fardelli già scricchiolava parecchio davanti alla concorrenza di Lorenzo Vanneschi, uno che il 2017 lo aveva corso da mattatore, tre centri in due provacce. Lo sbarco di Rauco potrebbe rimettere in discussione anche il posto di Andrea Carboni, tra l’altro «soffiato» sempre a Porta del Foro? Staremo a vedere.

Nei quartieri, si sa, la parola d’ordine è avanti i migliori. Per ora l’impressione è che prevalga la prudenza di mixare l’esperienza con il rinnovamento, anche per far crescere al meglio il nuovo arrivato. Però l’esempio recente di Santo Spirito dimostra che a volte il coraggio paga.

Porta del Foro perde un talento, e d’altronde il contratto era scaduto e poteva solo tentare un rinnovamento, ma non i titolari: Vernaccini e Parsi per ora sembrano sicuri e dietro Innocenti offre buone garanzie. Primo obiettivo? Battere l’amico. Quello che a settembre aveva vinto la provaccia dedicata a capitan Ciuffino, il babbo di Raffaelli. E tutto magicamente torna.