Rapina al supermercato con ferito, scoperti e arrestati dopo un mese gli autori

Si tratta di due ragazzi di origine albanese di 18 e 19 anni

La polizia in azione (foto di repertorio)

La polizia in azione (foto di repertorio)

Arezzo, 6 dicembre 2017 - Sono stati identificati e denunciati dagli agenti del commissariato di Montevarchi i due autori di una rapina impropria commessa il 24 ottobre  ai danni del Multimarket Dolif di Montevarchi. Si tratta di due cittadini albanesi  di 18 e 19 anni, entrambi residenti in provincia, in regola con le norme sul soggiorno. Gli stessi nel primo pomeriggio di quella data si introducevano a viso scoperto all’interno dell’esercizio commerciale e, pensando di non essere notati nè ripresi dall’impianto di videosorveglianza interna, avevano trafugato ed occultato sotto i loro indumenti tablet ed altre apparecchiature elettroniche uscendo poi precipitosamente dallo stesso. A quel punto, invano, il personale addetto al negozio ha tentato l'inseguimento ma, questi ultimi, vistisi scoperti, si sono liberati precipitosamente dalla refurtiva aggredendo l’inserviente e minacciandolo di morte qualora non desistesse dall’inseguimento. Gli stessi si erano poi dileguati nel centro storico avendo anche l’ accortezza di cambiarsi gli indumenti per eludere le ricerche da parte delle pattuglie del commissariato allertate con il 113. L’inserviente, nel frattempo, è stato trasportato al Pronto Soccorso a seguito delle lesioni riportate. Le immagini acquisite hanno permesso al personale operante di riconoscere almeno uno dei due malviventi, M.P., già noto alle Forze dell’Ordine, e quindi di recarsi prontamente al suo domicilio dove in effetti era tornato da poco. Il riscontro delle immagini e di parte degli indumenti ancora da lui indossati non lasciava dubbi, seppure la perquisizione sul posto aveva dato esito negativo. Lo stesso a quel punto aveva fatto alcune parziali ammissioni, dichiarando di non conoscere l’altro giovane con il quale, in concorso, aveva commesso la rapina, se non per il solo generico nome di battesimo. Dichiarazioni che  sono state subito smentite dagli accertamenti  effettuati in banca dati che hanno permesso di appurare che in almeno due occasioni lo stesso era stato fermato in compagnia dell’altro straniero, a riprova di una conoscenza non occasionale. L’acquisizione delle immagini anche di quest’ultimo ha permesso di avere la certezza sull’identità dell’altro autore della rapina impropria.