Ragazze in tuta blu, più matricole a Meccanica

All’istituto Marcelli di Foiano sono già tre le studentesse che hanno scelto l’indirizzo

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La meccanica è solo per i maschietti? Non diciamo sciocchezze. "E’ una scuola pubblica aperta a tutti e tutte: mica riservata agli uomini!". Lo dicono in coro Vanessa, Keila, Denise che hanno deciso, in barba agli stereotipi, di iscriversi all’indirizzo Meccanici dell’istituto Marcelli di Foiano che per la prima volta ha tra i banchi tre ragazze. "In classe siamo tre femmine mentre i maschi sono ben diciotto ma ci troviamo bene. Ragazze, seguite le vostre passioni non fatevi influenzare", è il messaggio di Vanessa. Le fa eco la compagna di classe Denise: "Mi sono iscritta qui perchè i miei cugini dopo la maturità mi hanno trasmesso la passione per queste discipline: la parte laboratoriale è fantastica, abbiamo usato strumenti all’avanguardia".

Soddisfazione anche per la prima esperienza di lavoro alla Svi di Lucignano dove le studentesse hanno toccato con mano la realtà che le aspetta. "Abbiamo fatto accoglienza e segreteria durante alcuni convegni", raccontano. Proprio nell’azienda lucignanese le tre ragazze hanno trovato Greta, collega del quinto anno, la prima studentessa ad essersi iscritta a Meccanici: "Quest’anno concluderò il mio percorso scolastico e già sto portando avanti un apprendistato di primo livello qui alla Svi", spiega la studentessa-lavoratrice che aggiunge: "Cinque anni fa ero sola in una classe di ragazzi, adesso sono più che felice di avere la possibilità di lavorare mentre studio: alle mie colleghe dico che la strada è lunga, ancora ci sono pregiudizi in certi ambienti".

Tuttavia "qualcosa sta cambiando nella percezione delle discipline Stem - dice la professoressa Grazi, responsabile delle classi meccaniche -; la cultura sta facendo passi in avanti ma ancora c’è molto da fare: non tanto nelle scuole, molto sensibili, quanto nel mondo accademico e del lavoro". La preside Anna Bernardini sottolinea che "con le aziende con cui collaboriamo, specie dove i dipendenti sono giovani, l’inclusione è facilitata perché sembra di essere a scuola".

Luca Amodio