Raccolta fondi di Unicoop Firenze per aiutare la popolazione in fuga dalla guerra

Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro già messo a disposizione dalle cooperative dei consumatori.

Unicoop Firenze

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Arezzo, 04 marzo 2022 - Coop e Unicoop Firenze avviano la campagna di raccolta fondi #coopforucraina per portare un aiuto immediato alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra sostenendo l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNHCR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere, da anni presenti in quel Paese con progetti consolidati e oggi convertiti in programmi di primo soccorso. Si parte da uno stanziamento di 500.000 euro già messo a disposizione dalle cooperative dei consumatori, sul quale andranno a sommarsi le donazioni dei tanti soci e clienti che in questi giorni hanno chiesto l’attivazione di un canale per poter dare il proprio aiuto. Aperta anche la sottoscrizione ai dipendenti Coop che vorranno donare ore del proprio lavoro; in questo caso le cooperative si impegnano a raddoppiare i contributi così raccolti. La campagna prende avvio oggi e si pone l’obiettivo di superare 1 milione di euro. Si può donare alle casse dei Coop.Fi in punti della Carta socio o denaro o utilizzare la piattaforma eppela.com/coopforucraina o il conto corrente dedicato (IBAN – IT 36 H 02008 05364 000106357816). L’obiettivo è fornire assistenza sanitaria, kit di primo soccorso, cibo, vestiti e accoglienza al confine con l’Ucraina e quanto necessario in uno scenario in continua evoluzione, difficile in questo momento da prevedere per le stesse associazioni che pur conoscono bene quel territorio.

“Non possiamo rimanere a guardare; i nostri stessi soci, da sempre solidali e attenti cittadini del mondo, ci stanno chiedendo di aiutarli ad aiutare la popolazione ucraina – fanno sapere da Unicoop Firenze – L’impegno per la pace e per la solidarietà da sempre sono nel dna di Coop; per questo abbiamo deciso, insieme a Coop e alle altre cooperative di consumo sul territorio nazionale, un primo stanziamento che avvii gli aiuti e poi vogliamo permettere ai soci e ai clienti di contribuire a loro volta. Sappiamo che l’aiuto che potremo dare sarà ampiamente insufficiente, ma è il nostro modo per agire per assicurare un contributo rapido e concreto alle persone colpite, con lo spirito che da sempre anima il movimento cooperativo”. Già da venerdì scorso all’ingresso dei 108 Coop.fi sul territorio toscano Unicoop Firenze aveva provveduto ad appendere la bandiera arcobaleno, simbolo di pace. “In una settimana, un milione di persone sono state costrette a fuggire dall’Ucraina – dichiara Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – Il personale dell’UNHCR è già presente in tutta la regione e stiamo rafforzando e ampliando i nostri programmi di protezione e assistenza per i rifugiati, a sostegno dei governi ospitanti. All’interno dell’Ucraina, i nostri operatori stanno lavorando in condizioni molto difficili: sappiamo che i bisogni sono enormi e restiamo ovunque il nostro lavoro possa contribuire a salvare vite umane. In questo momento è essenziale l’aiuto di tutti: per questo vogliamo ringraziare COOP che ha scelto ancora una volta di garantire il suo prezioso aiuto alle popolazioni costrette alla fuga”. “Il dramma che sta vivendo il popolo ucraino ci riguarda da vicino. Non possiamo rassegnarci ad una guerra che sfigura il volto dell’Europa, dopo tanti anni di pace, ma insistere perché si aprano con urgenza vie di dialogo e si fermi il conflitto – afferma Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio -. Nel frattempo, sono più importanti che mai gli aiuti per fronteggiare l’emergenza, come la campagna di #coopforucraina. Servirà a sostenere i progetti che Sant’Egidio ha nel territorio ucraino, come le adozioni a distanza attive da anni e per l’accoglienza ai profughi in Polonia e negli altri paesi confinanti con l’Ucraina, dove sono attive le nostre Comunità e dove ci aiuta l’esperienza che abbiamo ormai da anni con il modello dei corridoi umanitari” “Medici Senza Frontiere sta supportando a Kiev medici di diversi ospedali e centri sanitari. La sfida più grande oggi è l’individuazione di punti di accesso alle regioni dell’Ucraina più colpite dai combattimenti” dichiara Stefano Di Carlo, direttore generale di MSF. “Stiamo inviando team in Polonia, Moldavia, Ungheria, Romania e Slovacchia per valutare e rispondere ai bisogni umanitari delle persone in fuga ai confini mentre altre équipe sono pronte ad intervenire anche in Russia e Bielorussia”.