"Quelle lettere salvate dalla polvere della soffitta"

Luisa, autrice dell’epistolario con l’amore di un agosto, raccoglie in un’immagine uno dei segreti del concorso

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"Quelle lettere hanno attraversato nel silenzio la distanza di anni. E non solo". Luisa Pistollato non ritrova sul palco di Pieve il suo grande amore di un agosto di tanti anni fa. Lui, Ramiro De La Llana, è cardiochirurgo ed è rimasto in Spagna. Ma parla per tutti e due, dando voce all’epistolario che ne ha percorso prima l’amore e poi l’amicizia. "Avevo chiuso quelle lettere in una scatola: si è salvata da tante case, da tanti traslochi. Ma portarle a Pieve forse le ha salvate dalla raccolta differenziata". Un piccolo racconto di come è nata questa avventura ("Mi sono fatta mandare da Ramiro le mie, era l’unico modo per rimetterle insieme") e che è comune a tutti i diaristi in finale. "La latta dell’olio, il gatto, i mobili": Enrica De Palma ha scelto gli oggetti del quotidiano per lasciare ai figli i codici di una vita e attraverso loro la memoria.

E il palco di Pieve è davvero l’unico angolo di mondo dove questo viene colto con naturalezza, anche se riportato dalle pagine di chi non c’è più. Per tre ore tante vite vengono a galla: la malattia domata da Anna Mazzoli, l’ultimo viaggio di un gruppo di amici di Roberto Fiorini, la maturità lacerata di Egizia Migliosi, la resistenza granitica di Vincenzo Iacieri, la morte in trincea di Eugenio Brilli. Tasselli di un infinito romanzo popolare