"Quella casa di riposo è irregolare": blitz degli agenti dopo l’esposto

A Campo Marte: anziani assistiti senza autorizzazione, dipendenti al nero, rette riscosse senza fattura

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di Gaia Papi

Assistenza agli anziani senza l’autorizzazione, dipendenti in nero, riscossione di rette senza fattura. Una serie di abusi venuti allo scoperto grazie a un blitz della squadra mobile della questura che individuato in zona Campo di Marte una casa di riposo irregolare. Sulla base di quanto accertato, gli uomini del dirigente Pietro Luca Penta hanno contestato al titolare l’illecito amministrativo previsto e punito dalla legge che sanziona l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali ad anziani autosufficienti e non, senza la relativa autorizzazione.

Le indagini intorno alla casa di riposo, il cui affitto risale alla fine del 2019, sono partite dall’esposto dei familiari di un paziente che lamentavano nella loro denuncia una serie di negligenze nella gestione degli anziani che si trovavano ospiti della casa di riposo.

Gli accertamenti degli investigatori, con la collaborazione dell’Asl, sono poi culminati in un’ispezione della struttura, avvenuta a dicembre, dalla quale sono emerse numerose irregolarità.

In primo luogo all’interno della casa di riposo sono stati trovati otto anziani, di cui quattro non autosufficienti, per la gestione dei quali la struttura non aveva la necessaria autorizzazione. Inoltre è stata riscontrata la presenza di sei dipendenti, privi delle qualifiche professionali richieste, e assunti senza alcun tipo di contratto, quindi formalmente disoccupati. Dall’esame della documentazione trovata è stato accertato inoltre che nella struttura sono transitati almeno venti anziani.

Non solo, al nero erano versate anche le rette richieste per l’accioglienza, quantificate in circa 1600 euro mensili, quindi rilasciate senza alcun tipo di fattura. Sulla base di quanto accertato, gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno quindi contestato al titolare, un aretino già titolare di una medesima attività, ma questa volta regolare, a San Donato, l’illecito amministrativo previsto e punito dalla legge regionale che sanziona l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali ad anziani autosufficienti e non, senza la relativa autorizzazione.

L’illecito prevede una sanzione di 15mila euro. Inoltre è stata trasmessa la segnalazione di quanto accertato al Comune servizio ambiente il quale ha notificato al titolare della struttura l’ordinanza di chiusura dell’attività per venti giorni. Sono inoltre in corso attività investigative volte per individuare le responsabilità penali connesse al reato di esercizio abusivo di professione sanitaria.