I quattro giorni di prove minuto per minuto: tutti i punteggi / FOTO

Vedovini ancora sul 5 ma cade in un 2, Marmorini alto ma senza centro. Parsi e Vernaccini sugli scudi. Doppio centro per Elia. Rauco stasera meglio di Vanneschi

Porta del Foro

Porta del Foro

Arezzo, 20 giugno 2018 - QUARTA GIORNATA. Santo Spirito chiude le prove. In genere, quando può e quando sa, chiude anche la porta e insieme alla porta le speranze degli altri quartieri. Stavolta dà una chiara dimostrazione di forza e di tranquillità ma uno spiraglio lo lascia. Elia Cicerchia, ormai solidamente su Napoleone, chiude con un doppio centro che somiglia ad uno squillo di guerra in vista di sabato. Gianmaria Scortecci è lì, dietro di un soffio: porta a casa il suo solito 5 ma in seconda carriera, la prima si chiude con un 4, il tutto sempre in sella a Doc. Le riserve vedono Andrea Bennati segnare un 4, un 4 nel rigo del 3, un altro 4 e un 5. Pineschi si ferma ad un 4 sopra il 5 e ad un 3. Per l'ennesima volta i titolari favoriti in Giostra, le riserve no per la prova generale. Ma questa è la carta: la realtà la scopriremo presto.

 

Non vincono da undici anni ma i presupposti per spezzare il digiuno ci sono tutti,. Porta del Foro conclude le prove forse migliori degli ultimi anni, almeno a giugno. Altri quattro centri dai titolari Vernaccini e Parsi e in tutto otto anche stasera dal parterre dei giostratori, che portano la somma degli ultimi tre giorni a quota 25. Tanta roba. In sintesi Andrea Vernaccini su Brighella parte male, con un 2 sia pur vicino al 5, e due centri pieni. Su Pine un doppio 4. Davide Parsi su Nuvola ha dato una  prova di forza, con un doppio 5. Le riserve sono addirittura straripanti: Gabriele Innocenti alla vigilia della prova generale, della quale sarà protagonista, ha infilato un 4 vicino al 5 e un triplo 5, quasi un pugno sul tavolo o se preferite sul tabellone. Roberto Gabelli su Astuzia ha fatto 5 riprendendo la lancia, un 4 vicinissimo al 5, un 4 verticale e poi, per non farsi mancare niente, un 2, un 3, un secondo 3 e un 4.

Che la forbice tra i quartieri si vada restringendo invece di allargarsi? E' una delle ipotesi che dominano l'ultima giornata di prove. Mentre Sant'Andrea frena un po' nei punteggi, Porta Crucifera dàrisultati diversi. In particolare Adalberto Rauco completa la sua sessione migliore: in sella a Pia subito centra il 5 e poi un 4 molto vicino al 5. Lorenzo Vanneschi è meno netto, con il suo Carlito Brigante prende un 4 vicinissimo al 5, scende prima ad un 3 e poi ad un 2 e infine ecco un altro 4 vicino al 5. Montagne russe, un po' come il rischio che il quartiere si è assunto puntando su due esordienti. Anche a Porta Crucifera le riserve fanno sfracelli. Filippo Fardelli su Asia fa 5 ma perde la lancia ma subito dopo ecco un 5 pieno. Jacopo Francoia su Mela prende prima un 4 e poi un 5 recuperando la lancia al volo. Andrea Carboni su Lady prende un 4 nel rigo del 5.

Quarta e ultima giornata di prove, fatta salva la finestra di domani facoltativa nel pomeriggio. Sant'Andrea, che sabato sera chiuderà la lizza, stavolta la apre. Ed è una serata in chiaroscuro. I titolari viaggiano su alti punteggi ma con qualche cedimento, le riserve continuano a volare come nel resto della settimana. Enrico Vedovini, solido sul suo Peter Pan all'ultimo anno di carriera e di carriere, parte con un 4 vicinissimo al 5, con un secondo colpo quasi gemello del primo, poi una strana caduta nel 2 e infine il fatidico 5. Tommaso Marmnorini su Sibilla, il cavallo vincitore a settembre con Cherici, infila prima un 3, poi un 4 sopra al 5 e altri due 4. Non si concede il centro della staffa, forse sognando di ritagliarlo nella gara di sabato. Saverio Montini su Tornado continua la sua impressionante performance: prima un 5 e poi un 4 appena sopra al centro. E non è da meno Francesco Rossi, che con il suo Rocky prima tocca il 4 ad un pelo dal 5 e quindi l'ennesimo 5 di questa sua settimana fortuna.

TERZA GIORNATA. Porta del Foro fa spettacolo. La Chimera è a digiuno di vittorie da undici anni ma forse mai come quest'anno sta dimostrando di essere più che mai in gara. Dopo i dieci centi di lunedì, ne arrivano altri sette stasera: sono prove, è chiaro, ma se segni in allenamento spesso segni anche in partita. Andrea Vernaccini ha sposato quest'anno una "ragazza" non sempre frequentata in passato: la continuità. In selal a Brighella ha colpito un 5, un 4 vicino al 5 e un  4. Su Astuzia ecco un altro 5 e un 4 subito sopra al 5. Al suo fianco Davide Parsi fa sul serio: su Nuvola è vero che prende un 2 ma subito dopo ecco il centro, lo stesso che colpisce anche in sela a Bidi Bin, accompagnato da un 4. Finora tra i debuttanti sembra quello ad aver convinto di più, il resto lo deciderà la piazza. E il filone del bersaglio lo inseguono tenaci anche le riserve: Gabriele Innocenti su Chicca segna un doppio centro, Roberto Gabelli su Pampero si assesta su un 5 e su un 3 e poi su un 4 vicino al 5. E prova anche Niccolò Scarpini su Jerez, ma prova solo le traiettorie del futuro.

Porta Crucifera ha tutti i riflettori addosso. Sabato correrà per prima, schiera due esordienti, è guidata da due nuovi vertici. Ingredienti che spiegano le difficoltà dei giorni scorsi ma insieme danno fiducia a fronte dei miglioramenti di questa sera. Rauco comincia a rompere gli indugi. Colpisce due centri, oltre ad un 3, con Pia, fa una sola carriera con Cody, un 4, ma dà in generale un'impressione di maggiore fiducia. Lorenzo Vanneschi si sciupa la bocca perdendo la lancia, ma lo fa in sella a Yuma, che non è il suo cavallo titolare e non sarà quello di sabato. Su Carlito Brigante resta in area 5: un 4 verticale, un 4 sopra al 5, un 4 vicinissimo al 5, un 4 vicino al 5. E poi ci sono le riserve: con Filippo Fardelli che su Lughente de Campedis colpisce altri due cinque oltre al 4. Jacopo Francoia ha colpito un 4 e un 3. Non si sono allenati nè Andrea Carboni nè Paffetti.

La legge di Sant'Andrea. Nelle prime due giornate il quartiere forse più sicuro, nella media dei suoi giostratori e nella prestazione del suo bomber Enrico Vedovini. La terza giornata mantiene la linea, sia pur con qualche acuto in meno da parte dei protagonisti. Enrico Vedovini "scalda" Nuvola anche se sembra deciso a puntare per l'ultimo anno su Peter Pan: un 4 vicino al 5, un 4, un 5 e un 2 che lo rende per una volta umano. Tommaso Marmorini su Sibilla è in crescita, nei punteggi e nelle traiettorie: un 4 vicino al 5, un 4, un 5 e un altro mezzo cinque. Poi le riserve, che a Sant'Andrea sembrano aver messo la quinta. Saverio Montini su Tornado è un tornado: tre centri lunedì, altri due stasera, e coprendo il pomodoro. Francesco Rossi ha rotto qualunque antipatia per il 5, con Rocky ne coglie uno e ne sfiora un altro. E perfino Matteo Bruni, una delle ultime conquiste del quartiere, dopo il 4 di lunedì si avvicina al centro, sfiorando letteralmente il 5, in sella a Soraya.

Tenetevi il foglio di calendario del 19 giugno 2018. Perché è una data bella tonda e insieme anche la data di un evento rarissimo: Elia Cicerchia ha perso la lancia. Un caso di quelli che capitano poco nella carriera di questo straordinario giostratore. Ma in una serata dove Santo Spirito ha ripreso a dare gas: ha aperto la terza giornata di prove. Cicerchia intanto non si presenta su Napoleone ma su Denny: il segnale che sta virando sulla scelta del cavallo definitivo? Con il 4 perde la lancia poi due cinque. Implacabile il compagno di avventura Gianmaria Scortecci: ha preso due 5 su Doc, prima di rimettersi i panni di capitano-allenatore. Su Faustino ha preso un altro 5 ma anche un 2, così come Cicerchia su Tony ha preso un 4 vicino al 5. Elia PIneschi su Febbraia ha preso 5 ma perdendo anche lui la lancia, più un 4 verticale e un altro 5, Andrea Bennati su Alex ha preso un 4 sopra al 5, un 4 verticale e un 5 pieno. Come dire: con Santo Spirito non c'è di che annoiarsi.

SECONDA GIORNATA. Porta Crucifera è in risalita, in particolare con Adalberto Rauco, anche se il cavaliere da poco sbarcato nei colori rossoverdi soffre di alti e bassi e sciupa un po' nel finale delle prove il rendimento migliore che aveva avuto nella prima parte. E ha anche l'incidente di incappare in un colpo del mazzafrusto, mai piacevole. In sella a Pia prende tre 4 verticali, l'ultimo su Cody. Peggiora un po' il suo rendimento rispetto al debutto Lorenzo Vanneschi, una delle certezze del quartiere, reduce da un 2017 costellato di ben tre cinque nelle prove generali, una delle quali vinta: parte con un 2, poi risale ad un doppio 4, uno dei quali verticale, sempre in sella al fido Carlito Brigante, uno dei cavalli migliori della piazza, forse in coppia con Napoleone. Ma meglio di tutti vanno le riserve: Filippo Fardelli prende un 5 con Asia, ma anche lui incappa nel colpo di mazzafrusto. Andrea Carboni centra un doppio 5. E sul 5 atterra anche Francoia, ben due volte, rivendicando lo spazio che finora le scelte, pur obbligate,di chi guida il quartiere non possono aprirgli. Mentre Paffetti si ferma stavolta sul 2: nel finale, dicevamo, il declino di Rauco, che chiude la serata con un 2 e addirittura con un 1: una buonanotte amara, per se stesso e per i suoi quartieristi in trepida attesa.

Porta Sant'Andrea mantiene il passo dei forti. Hai l'impressione che l'uscita volontaria di Stefano Cherici abbia aperto, certo, un periodo di delicata successione ma al tempo stesso non abbia minimamente intaccato quella coscienza di quartiere favorito o quasi che da anni fa dei biancoverdi i protagonisti della piazza. In particolare con Enrico Vedovini, che marca prima un 5 e poi un 4 vicino al 5. Li marca in sella a Peter Pan, il cavallo ormai quasi pensionato: ha 19 anni, nel 2019 ne avrà venti e non potrà più prendere parte a questa grande festa. Non conta il compleanno, conta il millesimo, come era stato chiarito un anno fa comn Baby Doll. Così, in scioltezza: anche stavolta arriva e alla prima carriera copre il centro, come faceva già nelle prove di settembre. Tommaso Marmorini cresce: sa anche lui che la giornata iniziale non è stata delle sue migliori ma non ha affatto finito la benzina che è anche il suo soprannome nel quartiere. Su Sibilla piazza un 4, un 4 vicino al 5, un bel 5, un 3 e poi un altro centro. Poi salta sul cavallo storico di Cherici, Pepito, ed eccolo fermarsi al 2 e poi risalire al 4. Un dato che di sicuro non potrà che confermare il binomio con Sibilla ma intanto permette al quartiere di tenere allenati i destrieri che affollano la sua scuderia. Certo le riserve non fanno sconti e non lasciano spiragli. Saverio Montini su Tornando piazza un triplo 5 da delirio, costruisce una sua personale serata di prove da incorniciare, conferma che gli sia servita la fiducia che un anno fa gli aveva dato il quartiere, mettendolo titolare in una delle prove generali proprio al posto di Marmorini. Francesco Rossi prosegue la sua splendida ripresa. Non si è lasciato andare dopo essere stato escluso dai titolari, non ha tirato nè i remi nè le briglie in barca. E sta costruendo un binomio promettente con il suo Rocky: fa un 5, un quasi 5 e un quattro. Si allena e prova anche Matteo Bruni, che su Anton K si ferma ad un 4. E fa impressione che si debba dire "si ferma" per un punteggio che qualche anno fa avrebbe garantito la lancia d'oro.

Pensavate forse che avesse disimparato a fare 5? No, non ci pensa proprio. Elia Cicerchia dalle parti di Porta Santo Spirito si candida a rimettersi la corona del 5. In sella a Napoleone, il cavallo del suo pard Scortecci e che pare aver scelto come prima monta, risale graduale: un 4 vicinissimo al 5, un 4 un po' meno vicino ma sempre lì, un 5 sporco e infine un 5 pieno. Segno che è sempre lui, e nessuno ne dubitava, e che sta crescendo l'intesa con quel Napoleone che resta un gran cavallo "di famiglia". Un'escalation che completa con Tony, l'altro cavallo nel mirino di Elia: un tiro e un 5, così, in scioltezza. E' sempre lui. Gianmaria Scortecci continua a puntare su Doc: un 4 vicino al 5, un 5 e uno stranissimo 3, che nelle prove non colpiva forse da quando era bambino, più un altro quasi 5. Una regolarità disarmante, considerando che è la stessa in prova che mantiene ormai da anni. Tipo da prove e tipo da Giostra, è davvero una sicurezza che cresce di anno in anno per il quartiere. E che si sta meritando il ruolo di capitano-giocatore, naturalmente nel rispetto di chi capitano lo è davvero. Per le riserve Elia Pineschi su Febbraia prende il 5, perde la lancia ma la riprende al volo. E forte del suo equilibrismo segna un altro 5 e poi un 4 molto vicino al 5. Che Santo Spirito abbia voglia di rimettersi in corsa anche nella prova generale? Ma delude un po' Andrea Bennati, che su Alex infila un doppio 2 lontano dalle sue possibilità e infine risale al 4.

Parte la seconda giornata di prove: 45 minuti a testa, stavolta i primi sono i cavalieri di Porta del Foro. In giro tanta voglia di conferme e di riscatto. Davanti ad una carriera di Andrea Vernaccini, in gran forma all'inizio delle prove, l'automa si prende un turno di riposo: non scatta. Ma la carriera era abbastanza lenta, il giostratore non perde la lancia e non sembra subire contraccolpi. In ogni caso i tecnici accorrono e la tornata di prove ricomincia solo dopo aver provato attentamente il Buratto. Ma è solo un dettaglio, in una tornata di prove che la Chimera potrebbe mandare in video durante la cena propiziatoria. Perché sono prove, è chiaro, ma se in una sera e con quattro cavalieri diversi metti a segno dieci centri, beh è davvero un bel vivere e un bel giostrare. Primo dato: Davide Parsi torna quello che era ed è sempre stato dopo una prima serata più difficile: nell'ordine un 4 vicinissimo al 5 e che andrebbe misurato, un 5 su Nuvola, poi un triplo 5 con Elettra, che sarebbe un cavallo di riserva. Tanta roba. Andrea Vernaccini resta ad altissimi livelli. Su Brighella infila un 4 vicino al 5 e quel 5 ma senza il movimento del Buratto, che si inchioda sul più bello. Poi su Astuzia ecco il 5, tre 4 vicini al 5 e un altro 5. Non vi basta? Fate bene. Perché Gabriele Innocenti, un altro in odore di lizza, su Chicca ha fatto due 4 vicini al 5 e un 5 pieno. E doppio 5 anche di Roberto Gabelli su Pampero. 

PRIMA GIORNATA DI PROVE. Porta Sant'Andrea chiude la prima sessione di prove così come sabato chiuderà la Giostra. Re Enrico è in forma come se da settembre a oggi non avesse fatto altro che trottare dal pozzo al Buratto. In sella all'inseparabile Peter Pan al primo tiro fa un 5 e insieme fa saltare in piedi una bella fetta di pubblico, forse per consultare l'orologio e capire se sia giugno o settembre. Seconda carriera un 4 quasi gemello al 5 di prima. ma la curiosità generale è intorno a Tommaso Marmorini, in sella a quella Sibilla che Stefano Cherici aveva portato al trionfo di settembre. Forse, come gli altri debuttanti, sente un po' ilpeso dei riflettori. Prende un 4 moltovicino al 5 e subito dopo il 5 lo centra davvero: ma perde la lancia e questo in Giostra azzera ogni performance. Ma occhio, perché il mirino sembra quello giusto e sabato l'impugnatura se la incollerà alla mano. Gli altri? Francesco Rossi debutta sul suo cavallo, un Rocky al cui nome ti sembra già di sentire la musica che sale e il pugile che guadagna il ring. E va un po' così, perché nelle due carriere infila un 5 e un 4 vicinissimo al centro. Sant'Andrea è in salute e la panchina non è da meno, Formelli si aggira soddisfatto lungo la piazza. E perfino il giovane Saverio Montini su Tornado (ma c'è una scuola di nomi nelle scuderie biancoverdi?) strappa due 4. La gara a squadre nella prima serata di prove la vincono loro. Ma da oggi il titolo già torna in palio.

Porta Santo Spirito, a dispetto di chi lo vede come un quartiere sempre uguale, regala due sorprese. La prima è che Cicerchia monta Napoleone, il cavallo di Gianmaria Scortecci. La seconda è che Cicerchia non fa 5, ed è roba da rimanere a bocca aperta. La terza è ched lo stesso Scortecci non solo è già in palla (un 5 e mezzo) ma anche in un'inedita veste di capitano-giocatore. I numeri? Cicerchia su Napoleone infila una sfilza di 4 (uno molto vicino al 5) ma anche un 2, rarissimo nelle sue collezioni, Scortecci su Doc prende un 5 e un 4 a due millimetri dal centro pieno. Insieme a loro provano Elia PIneschi su Febbraia (un 2 vicino al 5 e un 4) e Andrea Bennati su Alex, che per farsi perdonare di un malinconico 1 prende poi due 4.

 

Porta del Foro concentra le prove su quattro cavalieri, quindi per loro un test già molto selettivo. Nell'edizione dei debuttanti in questo caso è un giostratore rodato come Andrea Vernaccini a mostrarsi in grande spolvero. E' vero che parte con un 2, che non è un punto molto promettente, ma poi infila un doppio 5, e qui il clima si incendia anche in piazza. Corre su Pioggia detto Astuzia, finora considerato un cavallo di riserva rispetto alla sua rodata Brighella. Ma Brighella viene testata nella seconda parte delle provbe e qui arrivan un 4 vicinissimo al 5 un altro invece sul rigo del 3. Forse tradisce un filo di emozione Davide Parsi, che pure è uno  di quei cavalieri che davanti alla lizza raramente perde la testa. In sella ad Elettra infila per ben tre volte  il 2, un punteggio davvero lontano dalle sue potenzialità. Poi si riscatta con un 4 vicino al 5. Quindi torna al suo cavallo più sicuro, che è Nuvola, e il tiro si aggiusta: in sequenza un 4 e 5, anche se sul filo del 2 e forse da misurare con attenzione. Con i titolari provano anche Gabriele Innocenti (titolare a settembre, ricorderete) su Chicca: un doppio 2 (un risultato che rischia di comparire negli incubi giallocremisi) ma anche un 4 sopra al 5 e un 4 pieno. Completa il parterre delle prove di Porta del Foro Roberto Gabelli su Pampero: un 3, un 4  angolatissimo ma anche un bel 5.

 

Porta Crucifera ha aperto le prove della piazza. Prove attesissime, visto che il quartiere si presenta all'edizione di giugno totalmente rinnovato. E subito il pubblico è accontentato. Lorenzo Vanneschi su Carlito Brigante centra un 4 vicino al 3, un 4 appena sopra il 5, un altro 4 vicino al 5 e un bel 5 pieno. L'altro titolare è Adalberto Rauco su Cody: inizia con un 3, poi piazza un grande 5. Quindi cambia cavallo, testa Pia. E con la nuova sella ecco due 4 vicini al 5 ma anche un secondo 3. Per l'ex cavaliere di Porta del Foro un inizio promettente ma anche la necessità di rivedere qualcosa. Intanto uno dei titolari sorpassati in corsa piazza un 5 che dimostra grande grinta e capacità di non farsi abbattere: è Filippo Fardelli, reduce da un settembre nero ma su Asia strappa  un applauso ai suoi quartieristi. Andea Carboni su Aida è ancora arrugginito: chiude con un 4 ma anche con un 2. Lo stesso score di Jacopo Francoia (probabile titolare alla prova generale) su Mela. Infine Niccolò Paffetti su Aida detta Eva: due discreti tiri, un 4 verticale e un 4 vicino al 5.

 

LA VIGILIA. Si è fatto tatuare sull’avambraccio il volto del padre: Ciuffino battezza il nuovo ruolo da capitano sfoggiando il suo punto di riferimento, nella Giostra e nella vita. Da un Ciuffino all’altro, da una generazione all’altra. Qui, nel pianeta di una Giostra rinnovata. Che da stasera apre le prove in un clima da roulette, vedremo se russa o no. Rispetto a settembre c’è un campione in carica rimasto ai box e per sua scelta: Stefano Cherici, 10 lance d’oro, un contratto interrotto con Sant’Andrea ma anche l’evidente voglia di riproporsi più avanti, vedremo dove e come. E ci sono quattro titolari che a settembre avevano visto la sfida dalle tribune. E che ora scendono sulla lizza, realizzata perfino quella da una ditta nuova, in un clima da primo giorno di scuola che forse scandirà il conto alla rovescia dell’edizione di giugno.

Ma quali sono i grandi motivi di questa vigilia, che si apre stasera con le prove? Il primo, non c’è dubbio, è legato alle prove dei debuttanti o quasi. Le curiosità maggiori sono tutte intorno a Porta Crucifera: che in un colpo solo cambia tutto, dal rettore al capitano, dal primo al secondo giostratore. Ma occhio: perché schiera una coppia che nel 2017, sia pur in prova, ha messo a segno un poker di centri e un 4 vicino al 5 più di quanto non lo siano due sposi in viaggio di nozze.

Lorenzo Vanneschi ha dalla sua uno dei migliori cavalli: quel Carlito Brigante che, guarda tu il destino, era la «sella» preferita di Carlo Farsetti, il suo nuovo preparatore di lancia. Ma Adalberto Rauco è lì e dalla sua ha una vita incessante di scuderia e forse la forza di avere qualcosa in meno da perdere: è tornato a casa da un mese, nessuno lo potrà inchiodare alla prova della vita. L’unica attenuante che non ha Davide Parsi, il nuovo alfiere di Porta del Foro: che viaggia con il credito di chi da anni lo considera il miglior talento emergente, e su un cavallo (Nuvola) sicuro quanto lui.

E Sant’Andrea? TommasoMarmorini ha superato allo sprint «Tallurino» Rossi ma come il collega della Chimera è considerato un «garista». Sotto la sella «Sibilla», il cavallo vincente di Cherici: un anno fa, escluso dalla prova generale in favore di Rossi e Montini, Marmorini aveva risposto esaltandosi alle prove infrasettimanali come fossero finali di campionato del mondo. E forse è quella grinta ad aver convinto il rettore Maurizio Carboni che fosse la scelta giusta.

Mentre in panchina lo stesso Rossi, forte finalmente di un suo cavallo, tenterà il tutto per tutto in prova per dimostrare che avrebbe meritato maggiore fiducia. Intorno ci sono le certezze, quelle che in una roulette per un giro passano inosservate: Vedovini, capitano-giocatore biancoverde, gli inossidabili Cicerchia e Scortecci, e quell’Andrea Vernaccini che a 33 anni (ah, i numeri...) è al bivio tra l’essere uomo del destino, come meriterebbe da anni, o essere messo in croce se si allungasse il digiuno giallo-cremisi.

Sullo sfondo l’altro duello, quello invisibile ma non meno intrigante: tra i preparatori di lancia. I «figli», sia pur abbandonati, di Martino Gianni, Cicerchia e Scortecci, impegnati a rispondere per le rime alla «prole» di Manuele Formelli (daMarmorini a Parsi che alla Chimera era cresciuto con lui) ai gioielli di Carlo Farsetti, quei Vanneschi e Rauco che con lui hanno iniziato e per lui stravedono. Non vi basta? Fate bene. Perché c’è molto di più. Prossimamente qui.