Salvatore Mannino / Alberto Pierini
Cronaca

Prestige si trasferisce, Apple in arrivo: rivoluzione shopping sul Corso

Lo storico marchio del lusso pronto per la nuova avventura davanti alle sue vetrine di adesso, il colosso dell’informatica debutta sulla via principale

Annamaria Polci

Arezzo, 4 dicembre 2021 - La regina del lusso non lascia ma raddoppia: abbandona la sua sede storica, uno dei punti fermi da oltre 50 anni del Corso, e si trasferisce di fronte, lanciando una nuova avventura commerciale. E al suo posto si insedia Apple Juice, regina sì ma dell’informatica: che lascia i suoi spazi di via Madonna del Prato per debuttare sull’asse dello shopping aretino. E’ in due battute la piccola rivoluzione del Corso. Prestige, il marchio guidato da Annamaria Polci, nel portico poco sotto via Roma, cambia sede.

Si lascia alle spalle quegli spazi per anni condivisi con Renato: due famiglie aretine, legate e non solo dalla parentela. Capostipiti Renato Santini e Stenio Polci, scomparso nei giorni scorsi. Marchi aretini, lo specchio di un brand dal sapore antico: quello delle grandi famiglie che un tempo punteggiavano il Corso. E che ora hanno lasciato alcuni capisaldi, non tutti, ai franchising e alle catene low cost, marchi di prestigio ma senza radici locali.

Annamaria è subentrata in prima persona negli anni ’80 e da allora gestisce in proprio un’attività dalla quale passano i marchi della moda. Senza paura di strizzare un occhio al futuro: ad esempio con il tuffo nell’e-comerce, strategico per tutti soprattutto da inizio pandemia. Ora la svolta. Lei si sta insediando nel fondo che per anni ha ospitato Falconeri, marchio di cashmere della catena Intimissimi-Calzedonia.

Lavori in corso dietro la vetrina, già «griffata» Prestige in lungo e in largo. La sede rimarrà fino a gennaio quella storica, completando la stagione dei regali. Poi la staffetta. E lì dove per ora campeggiano abiti, foulard, borse, coprispalle, completi da cerimonia ecco il ritorno al futuro: mouse, computer, Iphone, Ipad. Una postazione spaziosa, forse su due piani, sullo stile di quelle dei centri storici di Torino, Roma o Milano.

Ambienti nei quali non vai solo a scegliere un modello ma lo provi in diretta, secondo un’impostazione commerciale propria di tutto il settore informatico. E che pianta un’altra bandierina nella crescita di insegne di uno dei settori emergenti della spesa. Certo lontana dall’approccio «pionieristico» di Renato, che resta al suo posto, o di Stenio Polci, poi portato avanti da Annamaria. Il tour tra le fiere e le sfilate per la scelta dei capi di stagione, il confronto con gli show room più esclusivi. Obiettivo? Resistere all’assalto delle catene.

«Il nostro stile non cambia, semplicemente ci trasferiamo in uno spazio diverso dove poter continuare sulla stessa linea coltivata per tanti anni». Una staffetta in pieno stile. E che come tutte le staffette qualche vuoto lo lascia: in questo caso in via Madonna del Prato, strada in netta risalita dopo la crisi del lockdown e che dovrà fare i conti con una nuova chiusura, quella dell’attuale Apple.

Dai tempi brevi ma incerti: perché prima del trasferimento ci saranno i lavori di ristrutturazione, in particolare sul piano tecnologico. Forse un mese, forse qualcosa di più, secondo linee più o meno simili in tutta Italia. Un’altra stagione, che non avrà, come nel caso di Stenio Polci, le radici nel circolo artistico, del quale era stato socio storico, o nel Calcit, del quale era stato tra i padri fondatori. Ma conferma il dinamismo di una città che a volte barcolla ma non molla mai: e che davanti alla tentazione di lasciare appena può raddoppia.