Preso con un chilo di coca: scarcerato e riarrestato

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Era stato trovato con oltre un chilo di cocaina purissima nascosta sotto il sedile della macchina. A fine marzo un cinquantenne incensurato era stato arrestato e condotto in carcere a disposizione del giudice.

Ma davanti al Gip Claudio Lara la svolta inattesa. Un particolare, il fatto che l’auto, una Citroen C3, non fosse intestata all’uomo, aveva giocato a suo favore. Il giudice, sulla base di questo, ne aveva disposto la scarcerazione. Perchè l’uomo poteva non sapere di guidare un mezzo "imbottito" di cocaina. La coca sotto il sedile, il nervosismo rilevato durante i controlli e gli altri aspetti? Azzerati, la porta del carcere appena chiusa si riapre nell’arco di poche ore.

Ma la Procura non ci sta, fa ricorso al Riesame e vince nel secondo tempo della vicenda: proprio il tribunale del riesame interviene e annulla la decisione del Gip.

Il fatto che fosse lui alla guida dell’auto, che avesse dei precedenti, che tornasse da Roma nonostante abitasse in Liguria e che non avesse dato spiegazioni verosimili di quanto era accaduto, hanno fatto decidere per il ripristino dell’ordine di esecuzione in carcere: per la soddisfazione del pm Marco Dioni (nella foto), deciso a non fermarsi alla prima decisione.

L’uomo era stato fermato in A1 dagli agenti di Battifolle. Il suo nervosismo aveva fin da subito insospettito la polstrada: un motivo per far scattare la perquisizione. E in effetti qualcosa da nascondere c’era, anche se sosterrà di non saperlo.

Infilato sotto il sedile del conducente c’era un panetto di cellophane con cocaina purissima, destinata a rifornire il mercato dello spaccio del Levante ligure con circa duemila dosi di polvere bianca. Stupefacente del valore di circa 50 mila euro che sulle piazze dello spaccio avrebbe generato affari illeciti per oltre 100 mila euro.