Prenotazione vaccini, cambia tutto: stop rincorse, nuovo server, la linea sugli over 50

Dopo l’ingorgo del clic-day la Regione trasforma la rete per raggiungere gli interessati. Più corsie e maggiori opzioni. Le «stanze di attesa» virtuali

Vaccini

Vaccini

Arezzo, 7 maggio 2021 - Costretti a fare l’alba per prenotare il vaccino. Una specie di tortura per ricevere in cambio il diritto all’iniezione immunizzante. E’ stata una lunga notte quella degli over 65 alle prese con la piattaforma regionale online in tilt dal mattino di mercoledì scorso quando – aperta per la prima volta ai nati dal 1952 al 1956 – un’ondata di accessi ha causato lo tsunami.

Erano tanti i vaccini a disposizione, terminati in pochi minuti i 9.600 di Johnson & Johnson, si sono rese disponibili le agende inizialmente destinate solo agli over 70 con oltre 100mila dosi di Pfizer prenotabili.

Si corre ai ripari Ora la Regione corre ai ripari, rottamerà il software incapace di sostenere l’elevato carico di accessi e – preparandosi ai grandi afflussi della vaccinazione di massa – lo sostituirà con un sistema norvegese utilizzato dai siti intenazionali che fanno aste online, come spiega il responsabile della Sanità digitale della Regione, Andrea Belardinelli.

Come funzionerà Il sistema utilizza ’stanze di attesa’ virtuali, creando tante code parallele che permettono all’utente che si collega di sapere dopo quanti secondi o minuti sarà il suo turno e anche quante dosi ci sono ancora a disposizione. Chi non vuole restare ad aspettare, potrà lasciare l’indirizzo email e sarà contattato quando tocca a lui.

Gli errori Si poteva e si doveva fare prima. I segnali che il sistema non era a prova di bomba c’erano già stati in occasione di tutti i clic day. Ma inizialmente si era pensato di risolvere potenziando i server, poi attribuendo la responsabilità del crash al numero scarso di dosi disponibili nei centri vaccinali più attrattivi. In realtà il software non regge i grandi flussi. Ma non è tutto qui.

Non solo piattaforma I problemi della campagna vaccinale toscana non si legano solamente al crash del sistema di prenotazione online. Purtroppo la Toscana sconta la mancanza di visione politica, di una vera pianificazione della campagna vaccinale a medio termine senza tentennamenti e ripensamenti, capace di non cedere alle lusinghe del consenso e del colpo a effetto che in realtà è utile solo a scombinare i piani e ad arruffare la programmazione, finendo per ottenere l’effetto contrario. Disorientamento e insoddisfazione. Non si sa chi e quando dovrà fare cosa e dove.

Indietro E la Toscana è sempre a rincorrere: è successo prima con la vaccinazione degli ottantenni (perché i soli medici di famiglia con poche dosi erano rimasti indietro), poi con quella dei settantenni, ancora ne mancano almeno 80mila da raggiungere (perché solo con l’online non è possibile in un Paese non ancora completamente digitalizzato e infatti ora è stato istituito il numero verde).

Ora siamo ai sessantenni: siamo tra le regioni che ne hanno vaccinati meno: poco più di 2.500 per il sito del ministero della Salute, in realtà più di 80mila tra le categorie dei fragili, del mondo scolastico, sanitario, giudiziario e delle forze dell’ordine. Poi la macchina sanitaria c’è, è rodata e reagisce, per cui recupera rapidamente. Ma perché bisogna essere costretti a rincorrere?

Over 50 Oggi una nuova riunione del governatore Eugenio Giani con i vertici della sanità per decidere come governare le nuove indicazioni nazionali. Non è ancora partita la prenotazione per gli over 60 (in programma per la prossima settimana), ma dalla struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo la disposizione di avviare da lunedì le prenotazioni anche per la fascia dei cinquentenni, ovvero fino ai nati nel 1971.