Premio Pieve, il giorno della finale La giuria sceglie il diarista dell’anno

Il fiume del racconto si incrocia col concorso. Protagonista atteso Andrea Riccardi. Come seguire l’evento

Migration

di Angela Baldi

E’ la giornata conclusiva del Premio Pieve nella città del Diario. Un luogo in cui le memorie di tutti gli 8 finalisti ma anche dei loro predecessori, si potranno respirare nelle piazze e nei vicoli. Fin dalla primissima mattina visto che dalle 9.30 ci saranno gli storici appuntamenti condotti dalla direttrice dell’Archivio Diaristico Natalia Cangi con la Commissione di lettura che incontra i diaristi della lista d’onore, autori di alcuni testi significativi che non sono riusciti a entrare in concorso. Quelli selezionati sono di Gemma Biagiotti, Cosma Casagrande, Altero Ciacci, Rosa De Marsico, Elsa Di Malta, Enzo Ducci, Francesco Fallanca, Angelo Ricci, Vittorio Scherillo.

Donatella Allegro e Andrea Biagiotti leggeranno alcuni brani, con interventi musicali della Pieve Jazz Band. La mattinata sarà scandita anche dall’assegnazione di due riconoscimenti molto sentiti: il Premio speciale "Giuseppe Bartolomei" a Ottorino Orlandini, combattente nella Prima guerra mondiale, sindacalista, poi volontario nella guerra di Spagna e il Premio per il miglior manoscritto originale a Patrizia Calovini, autrice di un diario in due parti scritte nel 1968 e nel 2020 in tempo di pandemia. Dalle 16 con Memorie in piazza si entrerà nel vivo dell’evento con la consegna del Premio Città del diario. Un premio simbolico che ogni anno l’Archivio conferisce a una personalità di spicco di cultura, arte, politica italiana, che si sia spesa per la conservazione della memoria collettiva.

Quest’anno il riconoscimento va a un autentico "cercatore di pace", il tema 2022 del Premio Pieve: Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio per il suo impegno costante per la difesa dei diritti umani.

Affiancato da Paola Roscioli e Mario Perrotta per le letture, Guido Barbieri, voce storica di Rai Radio3 che riprenderà l’appuntamento seguito in diretta sulla pagina Facebook del premioo. Poi la parola passerà agli otto racconti autobiografici, tra i quali sarà nominato il vincitore del Premio Pieve Saverio Tutino. Scopriremo così chi sarà premiato tra le storie di Eugenio Brilli e Ado Clocchiatti che scrivono durante la Grande Guerra, il primo militare di carriera, antimonarchico, brillante intellettuale in trincea sul fronte del Carso e il secondo che si trova a combattere suo malgrado per quella "maledetta patria" che lo ha costretto a una vita di privazioni.

Il secondo conflitto scandisce invece le tappe della vita di Enrica De Palma, donna dalla personalità forte e vitalissima, che tra Firenze, Torino, Roma e Napoli incontra e frequenta personaggi come Salvemini e Oriana Fallaci, e della fiorentina Egizia Migliosi, che appena maggiorenne comincia ad annotare nel diario la città, i bombardamenti, la Liberazione e i primi amori.

Una passione giovanile nata in Serbia durante un viaggio di studio quella raccontata nell’epistolario Hola preciosa, ciao piccolo da Luisa Pistollato e Ramiro De La LLana. Mentre l’affetto della famiglia è la medicina che sostiene Anna Mazzoli ne La voce del dolore, il diario che tiene dal 2002 al 2004 in cui racconta la sua malattia. Vincenzo Iacieri ricorda le avventure di una vita, in fuga dalla povertà per il mondo. Infine il racconto on the road Alexander ’69, spedizione di otto amici verso Oriente su due auto storiche.