di Francesco Tozzi
LORO CIUFFENNA
Continua a far discutere il progetto di asfaltatura di 12 chilometri di strada bianca in Pratomagno. Stavolta se ne parlerà a Firenze, visto che il gruppo consiliare dei 5 Stelle Toscana ha annunciato che presenterà un’interrogazione in merito alla giunta regionale. Secondo i pentastellati l’idea di asfaltare la strada di crinale è incompatibile con le indicazioni regionali in materia di tutela ambientale e paesaggistica e per questo motivo chiedono alle istituzioni di prendere in esame il documento tecnico di opposizione al progetto presentato e sottoscritto da 21 associazioni e 41 esperti di settore tra cui forestali, agronomi, biologi, guide ambientali e geologi.
"L’interrogazione - ha spiegato Irene Galletti, capogruppo dei 5 Stelle in Consiglio regionale - mira a ottenere risposte chiare e dettagliate dalla giunta regionale riguardo al processo decisionale relativo al progetto di asfaltatura della strada bianca che porta sull’alto Pratomagno, apparentemente in contrasto con i piani regionali e per il quale anche Ispra e la Soprintendenza di Arezzo avrebbero formulato pareri tutt’altro che favorevoli. Ma quello che più ci interessa è sapere se la giunta intenda prendere in considerazione le argomentazioni espresse nel documento tecnico di opposizione e aprire un processo partecipativo con le associazioni locali e con i cittadini per trovare una soluzione condivisa". Galletti ha promesso di monitorare la questione per trovare una soluzione alternativa al catrame in un’area di interesse naturalistico. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il coordinatore provinciale del M5S Arezzo, Tommaso Pierazzi: "Dal territorio emergono legittime preoccupazioni riguardo l’asfaltatura della strada bianca in alto Pratomagno, che richiedono seria considerazione. La tutela di queste aree sensibili implica il coinvolgimento attivo di coloro che le abitano. Se le scelte della Regione entrano in conflitto con i pareri della Soprintendenza di Arezzo, è essenziale dar loro ascolto. Auspichiamo un incontro pubblico promosso dalla giunta regionale, che includa le associazioni e la cittadinanza, per discutere apertamente e trovare soluzioni condivise". Nel frattempo la petizione per chiedere la revisione del progetto lanciata alcune settimane fa sul portale change.org dai comitati ha quasi raggiunto le 4mila sottoscrizioni.