Portava a scuola in auto un bimbo cieco per 60 chilometri: a 84 anni è il nonno dell'anno

Mercoledì il riconoscimento a Roma di Romano Carletti. "Che ho fatto di speciale? Il premio migliore era vederlo in classe"

Romano Carletti

Romano Carletti

Arezzo, 29 settembre 2019 - Romano Carletti, il nonno dal cuore d’oro di Montemignaio, mercoledì 2 ottobre riceverà a Roma il riconoscimento di «Nonno dell’anno». «Per il suo pronto spirito di solidarietà, per la sua dedizione nell’aiutare il prossimo, per la sua tenacia senza età, e per aver dimostrato, col suo esempio eccezionale di affettuoso altruismo, la sconfinata forza del grande cuore dei nonni», è questa la motivazione che ha spinto la Fondazione Senior Italia ad attribuire il premio al casentinese.

Alcuni mesi fa la storia del signor Romano, 84 anni, e del piccolo Jaffar, bimbo non vedente di origine macedone che invece di anni ne ha solo 6, aveva commosso una comunità intera.

Figlio di un taglialegna, Jaffar ha altri due fratelli e frequenta la scuola elementare che si trova a diversi chilometri di distanza. Per raggiungere la scuola è disponibile il servizio con il pulmino che però il piccolo non può prendere perché non è attivo l’accompagnamento per bambini disabili.

Il babbo di Jaffar lavora tutto il giorno mentre la mamma non ha la patente e per il piccolo raggiungere la classe diventa un problema insormonta- bile. È proprio in questo momento che arriva Romano che appresa la notizia si offre immediatamente per portare il bambino non vedente a scuola.

Così prima della chiusura estiva delle attività, Carletti ogni mattina alle 7,30 andava a prendere Jaffar per accompagnarlo dai suoi compagni arrivando a percorrere tutti i giorni 60 km. Un gesto bello ed importante quello di Romano, che lo ha portato fino a Palazzo Chigi dove mercoledì riceverà il premio.

«Quando mi hanno comunicato la notizia sono rimasto sconvolto – commenta Carletti – in fondo quello che ho fatto per me non era niente di speciale ma un atto dovuto, permettere ad un bambino con una grave disabilità di poter frequentare la scuola come tutti gli altri. Quando lo accompagnavo in classe il momento più bello era vedere Jaffar avvicinarsi ai compagni, toccare i loro visi e riconoscerli uno per uno, quel piccolo gesto mi ripagava di tutti i chilometri fatti».

Appresa la notizia della consegna del premio anche il sindaco di Montemignaio Roberto Pertichini ha voluto lasciare un messaggio al suo concittadino. «Carletti, in un mondo così poco propenso ad aiutare l’altro ha dimostrato quanto invece è gratificante, con grande sacrificio e amore aiutare chi è in difficoltà. Lo ringrazio per il messaggio che ha dato, perché le persone che scelgono di vivere in montagna, in un contesto di dimenticanza, sono attaccate a valori semplici ma fondamentali».